Gela. Potrebbe rappresentare la svolta sensibilizzando chi di dovere a dare nuova vita alle tante fontane esistenti ma abbandonate in edifici e giardini pubblici, di competenza del Comune, tribunale e ospedale. Proprio nel piazzale di quest’ultimo é stata riattivata dalla “Gentile fontane di Sergio Gentile” una fontana dopo un abbandono durato oltre dieci anni. Un seppur piccolo investimento, rispetto ai più imponenti giochi d’acqua esistenti, ma capace di donare dinamicità e serenità alla struttura ospedaliera di via Palazzi. “Abbiamo restaurato questa fontana grazie all’Asp – assicura Angelo Gentile – si tratta di un enorme vaso che poggia su di un piede caratterizzato da quattro teste in bassorilievo e, al centro, da un mosaico blu dove abbiamo collocato quattro lampade a bassa tensione capaci di garantire sei diversi effetti cromatici. Il gioco d’acqua vanta tre diversi flussi. Quando scende la sera la fontana riesce a catturare l’attenzione anche dei più scettici”. Gentile, professionista nella realizzazione, restauro e manutenzione delle Fontane, vanta un’esperienza in tutta Europa e in molti comuni della nazione.
“Senza andare lontani, in molti Comuni della Sicilia – dice Angelo Gentile – le fontane funzionano e abbelliscono giardini e piazze. A Gela, invece, finiscono nell’abbandono quasi a diventare contenitori di rifiuti segno di un disprezzo dilagante. Vogliamo svegliare la cultura a mantenere le fontane. La nostra città ne è piena – conclude – ma sono dismesse. Dl tribunale ai numerosi giardini”. Sparse in città sono almeno sette le fontane che, se restaurate, contribuirebbero a migliorare l’aspetto urbano dal centro storico a Macchitella passando per gli accessi alla città, la villa comunale e la mega vasca realizzata a ridosso del palazzo di giustizia in contrada Giardinelli.