Gela. “Sarà l’ennesimo fallimento”. I dem sono certi che anche la nuova giunta del sindaco non abbia alcun margine di manovra. Il segretario cittadino Guido Siragusa e il consigliere comunale Gaetano Orlando arrivano a conclusioni diverse da quelle degli alleati del primo cittadino. “Oggi l’unico vero atto responsabile nei confronti della città, sarebbe quello di mettere la parola fine a questa esperienza, evitando così una lenta agonia di una compagine politica incapace di affrontare le sfide che ci attendono nei prossimi mesi”, dicono. Per i democratici, il richiamo ad un governo “di responsabilità” non ha più alcun fondamento. “E’ arrivato il momento di dire basta. Siamo al cospetto di una vicenda che imbarazza, che dà la sensazione di essere tornati indietro nella storia. Quando chi governa pensa di essere indispensabile, quasi insostituibile, diventa patetico. Per giorni abbiamo assistito ad una soap opera talmente grottesca e ridicola da far sviare l’attenzione su quel che succede, rassegnati probabilmente a pensare che nulla ha più senso. Una città spenta e non solo perché pur con il Natale alle porte non si vede una sola luminaria o un addobbo – dicono Siragusa e Orlando – fatta eccezione per quelli dei privati, ma anche perché non si ha più fiducia in chi ci amministra. Che il sindaco voglia continuare ad andare avanti, a qualsiasi costo, è certezza, ma questa è la scelta più deleteria per la città. Infatti, dopo aver assistito alla sua ennesima figuraccia, essendo noto come il primo cittadino abbia azzerato le terza giunta in appena due anni, chiunque, e anche il più distratto degli osservatori, non può non rendersi conto che per lor signori la città viene dopo ogni spicciolo interesse politico. La moda del momento, o forse la convenienza, è continuare a parlare di senso di responsabilità, di progetti che rischiano di naufragare, vorremo capire quali atteso che ad oggi quelle poche opere realizzate risalgono a finanziamenti del 2015. o, molto più genericamente, di danno alla città nel caso in cui si decidesse il rompete le righe. Il tutto, ovviamente, palesato all’unico fine di mascherare l’incapacità di una compagine che non sa più a che santo votarsi pur di rimanere incollata alle proprie poltrone”. La nuova giunta, per i dirigenti locali del Pd, è tenuta insieme da valori che nulla hanno da spartire con la “responsabilità”. E’ lungo l’elenco di ciò che non è stato fatto.
“Al netto degli annunci quotidiani, a cui il sindaco ci ha abituati, compresa la bella idea, frutto di stanchezza e confusione, di chiedere al governo regionale di modificare la legge sulle royalties quale, a suo dire, unica soluzione per evitare il default finanziario, ignaro del fatto che nelle altre città utilizzatrici delle royalties questa legge abbia prodotto ricchezza e benessere, mentre a Gela si continua ad alimentare spesa improduttiva. Le uniche vere certezze ad oggi – aggiungono – sono un rendiconto di gestione 2021 non ancora approvato; un previsionale 2022 che rimane avvolto in una fitta nebulosa; un servizio rifiuti che va ancora in proroga, visto che ancora ad oggi non si è ancora sottoscritto il contratto di servizio con la Impianti Srr e con la città sempre più sporca; una città priva di qualsiasi manutenzione stradale e senza alcuna cura per il verde; una burocrazia senza dirigenti; una nuova e sgangherata giunta nata solo per sopravvivenza politica”. I democratici che tre anni fa accettarono il progetto civico, uscendone dopo circa dodici mesi, non credono più agli appelli alla “responsabilità” lanciati dal sindaco e prima ancora dell’azzeramento si erano schierati per la sfiducia.