Palermo. Il presidente della Regione Nello Musumeci, oggi, ha ricevuto il ministro greco della cultura Lina Mendoni. “È impossibile pensare alla storia della Sicilia senza passare dalla civiltà greca», ha detto Musumeci, accogliendo il ministro Mendoni a Palazzo d’Orleans. A ricevere l’esponente del governo greco, alla sua prima visita istituzionale nell’isola, c’erano anche gli assessori regionali alla Cultura e identità siciliana, Alberto Samonà, e al Turismo, Manlio Messina. L’incontro si è svolto alla presenza del professore Nikolas Stampolidis, direttore del Museo dell’Acropoli di Atene, della professoressa Mariangela Ielo del Museo Acropoli di Atene, e di Caterina Greco, direttore del Museo archeologico regionale Salinas. Un incontro organizzato nell’ambito dell’arrivo al Museo palermitano Salinas di una statua di Atena proveniente dall’Acropoli in cambio del frammento del Partenone che è stato consegnato dalla Regione ad Atene nei giorni scorsi. Lo scambio è il frutto dell’accordo sottoscritto fra le realtà museali della Sicilia e della Grecia, considerato un punto di partenza di una piena collaborazione. Apprezzamento e profonda gratitudine sono stati manifestati dal ministro Mendoni per la collaborazione da parte del governo regionale che ha restituito per un periodo di quattro anni il cosiddetto “Reperto Fagan”, un pezzo in marmo pentelico che raffigura il piede della dea Peitho o di Artemide appartenente al fregio orientale del Partenone, che era custodito nel Museo archeologico regionale Salinas di Palermo. In cambio, da Atene è intanto arrivato a Palermo, affidato al Museo Salinas, un reperto delle collezioni del Museo dell’Acropoli: la statua acefala di Atena, risalente alla fine del V secolo a.C.
Qualche riscontro c’è stato anche per reperti che dalla Grecia dovrebbero arrivare in città. Il ministro si è reso disponibile a collaborare, affidando alcuni reperti archeologici legati al mito e alla figura di Ulisse, da esporre nella mostra prevista in città, nei prossimi mesi. “Siamo molto felici di collaborare con la Sicilia e con Gela, che risente dell’influenza greca, con reperti in possesso dei musei del territorio che possano arricchire il catalogo della mostra in preparazione», ha aggiunto Mendoni.