Gela. Scoppia il caos tra le corsie del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. I sindacati del comparto medico sollecitano un incontro con il management dell’Asp Cl2 diretta da Carmelo Iacono intervenuto con parole di ottimismo durante la presentazione del bilancio di fine anno. Le segreterie, invece, sono preoccupate delle decisioni adottate per la ricollocazione del personale dopo l’annunciata rimodulazione dei reparti al secondo piano dello stabile di via Palazzi. Con esattezza l’unità di Chirurgia ospiterà l’Otorino che, a sua volta, dovrà fare a meno di sette infermieri. “Non ci sarà nessun taglio – assicura Luciano Fiorella, direttore del presidio ospedaliero – Tutti gli stessi saranno ricollocati in altre unità operative, potenziandole. Il reparto di Otorino non subirà alcun declassamento e rimarrà unità operativa complessa”.
Nonostante le rassicurazioni, gli esponenti politici locali e le segreterie sindacali di categorie chiedono maggiori certezze. Si teme che la rimodulazione potesse sfociare, in un secondo tempo, nel declassamento in unità operativa semplice dell’Otorino. Ad aggravare la situazione, in vista del vertice tra il management ospedaliero e i sindacati medici, un nuovo guasto alla tac che da ieri costringe i sanitari a fare ricorso ad altre apparecchiature radiologiche del territorio con l’immancabile trasferimento dei pazienti più gravi, e la prolungata assenza del servizio medico notturno nel reparto di Medicina, diretto da Vincenzo Catania. La nuova rimodulazione dell’ospedale, che prevede anche lo spostamento della Medicina d’urgenza con un nuovo locale che ospiterà il pronto soccorso, nei prossimi giorni sarà concentrata al secondo piano dello stabile di via Palazzi. Nello stesso piano saranno allocati i reparti di Urologia e Chirurgia, quest’ultima comprenderà anche la Senologia e l’Otorino con l’incremento di appena due unità infermieristiche. “Gli infermieri attualmente impiegati in Otorino – assicusa il manager Fiorella – saranno ricollocati nelle unità operative dove è necessario un potenziamento del personale”. Tra questi reparti figurano la Radiologia, l’Ostetricia e la Ginecologia, l’Ortopedia e la Medicina. Quest’ultimo reparto da mesi è privo del servizio di guardia medica notturna, nonostante le ripetute richieste avanzate dal responsabile medico, Vincenzo Catania.
