Gela. Il rendiconto 2021, strumento finanziario che concentra su di sé quasi tutte le attenzioni amministrative degli ultimi, lunghi, mesi, è chiuso. Domani dovrebbe essere la giornata dell’approvazione in giunta. In realtà, l’atto pare fosse pronto per essere approvato oggi ma per maggiori garanzie si è scelto di attendere ventiquattro ore. Domani, infatti, a Palazzo di Città ci saranno i revisori. Prima del sì in giunta, il sindaco Lucio Greco, l’assessore al bilancio Mariangela Faraci e i funzionari che hanno coordinato l’attività sul rendiconto, preferiscono avere una sorta di preliminare assenso proprio del collegio, con il quale il confronto è stato quotidiano. Giusto un’ultima verifica, così da evitare eventuali sorprese. L’approvazione della giunta farà poi partire la trafila dei pareri, fino all’aula consiliare. Il presidente Salvatore Sammito, che ha sempre continuato a monitorare il percorso travagliato del rendiconto, vorrebbe avere l’atto in aula, al massimo entro la seconda settimana di giugno. I tempi sono stretti e l’amministrazione comunale, di concerto con il segretario generale Carolina Ferro e con il dirigente al bilancio Pino Erba, deve fornire ragguagli alla Corte dei Conti, che attende i correttivi per evitare la strada del dissesto.
Chiudere questa fase potrebbe avere risvolti politici per un’amministrazione comunale che dallo scorso anno sta sostenendo il peso di una crisi finanziaria, senza troppi precedenti per il Comune, e con una maggioranza che è andata lentamente assottigliandosi, fino a diventare una sorta di minoranza rispetto all’opposizione che si è invece rafforzata e non poco. Soprattutto il centrodestra attende il sindaco al varco, per tirare le somme che non riguardano solo i conti del municipio. Dal rendiconto passano gran parte delle prospettive più immediate dell’ente comunale che comunque saranno poi ereditate da chi si insedierà il prossimo anno.
