Gela. Il “bilancio” del sindaco si riferisce al periodo 2019-2020. Con data 30 ottobre, l’avvocato ha chiuso una relazione annuale, che soprattutto l’opposizione gli chiedeva da tempo. Il consuntivo delle cose fatte arriva quasi a fine 2021, ma il sindaco Lucio Greco ha praticamente sintetizzato ogni aspetto della sua azione amministrativa, che adesso dovrebbe illustrare in aula consiliare. Dall’emergenza pandemica alle infrastrutture, passando per i progetti, anche legati ad Eni, e per il rilancio di iniziative come quella dell’ex polo “Ciliegino”, Greco tocca tutti i settori della macchina amministrativa e dell’azione della sua giunta. L’avvocato non trascura neanche i programmi di finanziamento, dal “Patto per il Sud” ad “Agenda Urbana”, che ad oggi stanno portando fondi a Palazzo di Città, mentre è in atto anche l’istruttoria iniziale per “Qualità dell’abitare”. In novanta pagine, vengono passati in rassegna tutti gli aspetti legati ai programmi della prima giunta Greco, appesantiti, come scrive il sindaco, da problemi consistenti.
Non solo la pandemia ma anche la riduzione drastica del personale e l’assenza di consistenti trasferimenti dal governo, sono tutti frangenti di un’esperienza amministrativa , che comunque Greco ha già definito positiva, soprattutto sul fronte della mole di finanziamenti ottenuti, con in testa quelli di “Agenda Urbana” e “Qualità dell’abitare”. Difficile ipotizzare quali prospettive, politiche e amministrative, potranno caratterizzare il 2022, ma intanto, con il rilancio amministrativo, il sindaco sta cercando di strutturare un programma che arrivi a fine mandato.