Gela. Il regolamento sul trasporto disabili non sarà ritirato e Forza Italia appoggia in pieno l’operato dell’assessore Nadia Gnoffo. Si è conclusa in serata la riunione convocata d’urgenza dai vertici azzurri, dopo le due sedute di “fuoco” del consiglio comunale, con la maggioranza che ha messo in discussione il regolamento e lo stesso assessore berlusconiano. “Il regolamento non sarà ritirato – spiega il coordinatore forzista Vincenzo Pepe – l’assessore Gnoffo, carte alla mano, può tranquillamente dimostrare la piena trasparenza dell’atto. Se qualcuno ha dubbi, vada in procura piuttosto che limitarsi alle dichiarazioni sui giornali”. Forza Italia sta con Gnoffo e non accetta l’azione del resto della maggioranza, invece decisamente scettica sui contenuti del provvedimento.
“Se vorranno bocciarlo – aggiunge Pepe – saranno gli alleati ad assumersi la responsabilità e a sancire la fine del progetto amministrativo. Noi stiamo lavorando per la città e per dare risposte alle famiglie dei disabili. Non possiamo lasciarli senza un servizio di trasporto. Le gare sono state fatte ma sono risultate deserte. Con il precedente regolamento, al quale contribuì anche il Pd, non è stato possibile assegnare le gare. Allora, cosa dovremmo fare? Lasciare tutto fermo e non dare il servizio? Noi andiamo avanti e siamo con l’assessore. Il sindaco è il garante del progetto amministrativo e dovrebbe intervenire a difesa del lavoro della sua amministrazione. E’ un regolamento approvato dalla sua giunta. Perché le questioni non furono sollevate al momento dell’approvazione in giunta? Vogliono bloccarlo per mortificare l’attività dell’assessore? Il partito è certo che il regolamento, che addirittura apre quattro possibili opzioni per il servizio, sia da approvare. Non si può giocare sui bisogni dei più deboli. Noi non lo permetteremo”. Dal fronte azzurro non arrivano tentennamenti e in aula l’assessore ai servizi sociali è pronta a difendere il regolamento. Se il resto dei pro-Greco decidesse di arrivare a soluzioni differenti, allora gli azzurri saranno pronti al divorzio politico, prendendo le distanze dal sindaco e dagli alleati.