“Regione non può cancellare storia”, Nicoletti: “Pontile da riqualificare e tutelare”

 
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Per Nicoletti la struttura va riqualificata e tutelata

Gela. Il pontile sbarcatoio, soprattutto per la parte storica, non può essere demolito. Giuseppe Nicoletti, presidente del locale Club Unesco, spiega che la Regione, attraverso il Demanio, deve invece pensare ad un piano di riqualificazione e rilancio della struttura. “L’annunciata demolizione, per motivi di sicurezza, del pontile sbarcatoio è una notizia che non può passare senza che nell’altro piatto della bilancia non vi sia un preciso e concreto impegno del Demanio sul futuro della struttura storica. In realtà, demoliranno la parte terminale vecchia del pontile senza che l’amministrazione demaniale proprietaria abbia un minimo progetto per un intervento di restauro della parte vecchia o di ricostruzione, come continuazione della parte iniziale già ricostruita. Come Club Unesco, ci sentiamo di dover intervenire perché il pontile sbarcatoio rappresenta un pezzo di storia importante della città – dice Nicoletti –  che non possiamo lasciare cancellare dalla memoria storica. Intere generazioni fino agli anni ’60 hanno interagito economicamente con il pontile, ai tempi in cui la pesca ed il commercio dei prodotti del territorio e dell’entroterra rappresentavano una parte importante dell’economia gelese. Per non parlare della memoria storica dello sbarco americano a Gela, quando il pontile fu al centro delle operazioni militari”. Nicoletti sembra seguire la linea dell’amministrazione comunale, che non vuole rinunciare alla struttura né, tantomeno, avallare progetti di demolizione.

“Dobbiamo fare in modo che non venga cancellato un pezzo della storia di Gela e chiedere al Demanio un intervento immediato di restauro parziale e ricostruzione del pontile perché la struttura rimanga a testimonianza della storia marinara e commerciale. Il pontile sbarcatoio – conclude – è un bene culturale da recuperare e valorizzare come tanti altri beni storici del territorio ora più che mai alla ricerca di un futuro economico che offra alla collettività un benessere basato sul patrimonio storico-archeologico e sul turismo”. Negli ultimi anni, la struttura, senza interventi, è diventata sempre più pericolosa, fino ai crolli degli ultimi mesi.

1 commento

  1. Buongiorno, condivido con il dott. Nicoletti, ma mi chiedo , dov’era il dott. Nicoletti quando hanno demolito la parte iniziale del Pontile? Dov’era quando il Presidente CROCETTA ha fatto mettere le ALI’?, dov’era quando ha preso in giro l’intera collettivita’ facendo arrivare l’ALISCAVO? La realta’ purtroppo e’ che a Gela non c’e’ VISIONE, abbiamo avuto e abbiamo dei POLITICI SCARSI, i quali continuano a non fare il proprio DOVERE.
    Cordiali Saluti.

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