Gela. Il nuovo anno inizia tra i disagi per i bambini della scuola d’infanzia. Il servizio di refezione scolastica continua a rimanere sospeso. Il Comune sta cercando di raschiare il barile per trovare quei fondi necessari per fare riprendere la mensa ed assicurare circa 1700 pasti al giorno.
In attesa che si trovi una soluzione anche temporanea la Filcams Cgil, dopo aver preso atto che il servizio di refezione scolastica ancora una volta è fermo, ha proclamato un sit-in di protesta con tutte le lavoratrici a palazzo di città per stamani. I problemi sono di diversa natura. Da un lato occorre garantire un servizio che per la prima volta quest’anno era iniziato in coincidenza con l’avvio delle lezioni. Sin dal primo giorno i bambini della scola primaria hanno potuto svolgere orario prolungato. Dall’altro lato c’è anche un risvolto di natura occupazionale. Con la mensa chiusa circa sessanta operatrici di due società che gestiscono la preparazione e la distribuzione dei pasti sono senza lavoro. E su questo aspetto punta molto il sindacato, che intende amplificare l’importanza del servizio.
Ieri mattina in municipio il sindaco Angelo Fasulo è rimasto chiuso nella sua stanza per ore insieme ad assessori e dirigenti per trovare una soluzione. Sono stati coinvolti i dirigenti comunali Patrizia Zanone (Istruzione e sport) e Simonetta Guzzardi (Bilancio), oltre che l’assessore all’Istruzione Marina La Boria, il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Fava. Inutile dire che esiste un problema di bilancio. Il sindaco è apparso comunque ottimista ed ha assicurato che il servizio di refezione riprenderà nel giro di pochi giorni. “La refezione ripartirà non appena sarà possibile assumere l’impegno spesa – dice il primo cittadino – il che avverrà nei prossimi giorni. Entro mercoledì comunque l’amministrazione comunicherà alle scuole la data definitiva della ripresa del servizio”. Il sindacato, malgrado le rassicurazioni, ha comunque confermato la manifestazione di protesta per stamani.