Gela. La prima richiesta risale ad un anno fa. Da allora, dall’aministrazione comunale non sono arrivati riscontri. Il gruppo consiliare della Lega torna a chiedere quali siano le intenzioni della giunta sul piano dell’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza. “C’è una normativa specifica – dice il consigliere Emanuele Alabiso – il decreto ministeriale in questione è quello del Ministero del Lavoro del 22 ottobre 2019 e pubblicato l’8 gennaio scorso in Gazzetta Ufficiale, quindi esecutivo. I percettori del reddito di cittadinanza saranno tenuti a svolgere i cosiddetti Puc, ovvero i progetti utili alla collettività presso il Comune dove risiedono”. I consiglieri leghisti ritengono importante dare attuazione alla normativa, vista l’esigenza di personale anche nei servizi destinati alla città.
E’ stata presentata un’interrogazione. “Gli aventi diritto dovranno dare la loro disponibilità per almeno otto ore settimanali fino a un massimo di sedici ore per attività non retribuite. In alcune realtà – si legge nel testo dell’interrogazione – questi lavori vanno dall’assistenza domiciliare alle persone anziane fino alla manutenzione del verde pubblico. Soprattutto la mancata adesione ai Puc comporta la perdita del reddito di cittadinanza”. Con l’interrogazione, il gruppo della Lega chiede all’amministrazione di riferire in aula, non solo sull’impiego dei percettori del reddito ma anche sui numeri che si registrano in città.