Gela. La pandemia che sta colpendo duramente la città, ora in zona rossa, certamente non contribuisce al ripristino di una normalità amministrativa, ancora piuttosto lontana. Le prime settimane del nuovo anno dovevano essere quelle del chiarimento politico, atteso da diversi alleati del sindaco Lucio Greco. Invece, bisognerà probabilmente attendere. Sicuramente, già da tempo il primo cittadino ha incassato l’appoggio, piuttosto incondizionato, dei civici di “Una Buona Idea”, che hanno nel vicesindaco Terenziano Di Stefano il loro riferimento cardine in giunta. “La volontà di una riunione di maggioranza c’è – dice il capogruppo di “Una Buona idea” Davide Sincero – siamo in attesa, anche se la situazione non consente grandi spazi di manovra”. Già da tempo, superate le prime vibranti incomprensioni politiche sorte con l’avvocato, i civici di “Una Buona idea” sono diventati un braccio operativo della giunta, tra quelli più attivi. “Correttezza e aperture tra il nostro gruppo e il sindaco sono state reciproche – dice il consigliere – il rapporto è ottimo”. Nessuno scossone di sorta, almeno per il momento. Il movimento appoggia Greco e il sindaco ormai sa di poter contare sul gruppo del suo vice. Con quella delle regionali che, nonostante la pandemia, è la scadenza elettorale più imminente, anche i civici valutano aperture politiche, eventualmente da ufficializzare solo in seguito. “Ci collocheremo – aggiunge Sincero – i solleciti arrivano da più parti e sono tanti quelli che ci hanno chiesto di avviare un dialogo, anche a livello di partito. In vista delle regionali, troveremo una collocazione, con l’obiettivo però di mantenere la nostra identità. Ci siamo organizzati quasi in forma di partito e dopo le amministrative di due anni fa, siamo tra le poche liste civiche che ancora hanno una consistenza. Devo dire che il gruppo si è compattato e ci sono state anche nuove adesioni”.
Greco ha in mano una carta da giocare negli equilibri di giunta, quella dell’assessorato ancora non assegnato, dopo l’addio del Pd. Sincero, soprattutto nella prima fase di avvio dell’esperienza amministrativa, ha spesso alzato i toni a tutela delle posizioni espresse dai suoi, anche arrivando al muro contro muro con Greco. Il concetto lo ribadisce, anche se ormai il dialogo con il sindaco è costante. “E’ vero – conclude – ci sono state tensioni, forse anche io avrei potuto evitare di farle emergere così palesemente. Anche adesso, però, posso confermare che non abbasseremo la testa davanti a scelte che non ci convincono. Siamo comunque assolutamente concentrati sull’aspetto amministrativo e i ragionamenti più strettamente politici non hanno la precedenza”.