Gela. Un’assoluzione e una condanna. Il gup del tribunale, Francesca Pulvirenti, si è pronunciata sulle posizioni di due giovani, accusati di aver tentato la rapina ai danni della dipendente di un supermercato della città. Secondo gli investigatori, avrebbero tentato di sottrarle l’incasso, attendendola fuori dall’attività commerciale. L’assoluzione è stata disposta per il ventiduenne Piero Francesco Frazzitta, che di recente è stato coinvolto nel blitz “Ultima fermata” e ha diversi precedenti per furti, rapine e “spaccate”. Secondo le contestazioni, Frazzitta e il cittadino egiziano Said Chaban Tamraz avrebbero agito, usando anche una pistola. La donna riuscì però a metterli in fuga. Per Tamraz è stata invece decisa la condanna, ad un anno e dieci mesi di detenzione (la richiesta del pm Antonio Scuderi è stata di tre anni di reclusione). L’imputato fece il nome di Frazzitta, consentendo agli inquirenti di arrivare al presunto complice. Il ventiduenne, difeso dall’avvocato Davide Limoncello, ha sempre negato di aver partecipato al tentativo di rapina. Il legale, nel corso della discussione finale, ha spiegato che non ci sarebbe stata nessuna identificazione precisa. Sono stati sollevati più dubbi sull’effettiva presenza di Frazzitta. Non ci sarebbe mai stato un riconoscimento formale. Il giudice, al termine del rito abbreviato, ne ha disposto l’assoluzione.
Il pm aveva invece concluso per la condanna a tre anni e otto mesi di reclusione, confermando le responsabilità anche in capo a Frazzitta. Le indagini partirono dopo che la donna presa di mira denunciò quanto accadutole.