Gela. L’indagine è in corso, partita a seguito della rapina all’ufficio postale di Settefarine. A coordinarla sono i pm della procura minorile di Caltanissetta. Sono infatti due gli indagati principali, entrambi appunto ancora minorenni. I militari dell’arma e i magistrati nisseni sembrano piuttosto certi che ad agire, armi in pugno, siano stati proprio i due indagati. Uno, nonostante la giovane età, avrebbe già diversi precedenti alle spalle. Questa mattina, è stato conferito l’incarico all’esperto che dovrà accertare la sussistenza di dati importanti per il corso investigativo, attraverso analisi tecniche su uno smartphone sequestrato. Appartiene ad uno dei presunti coinvolti.
I rapinatori di Settefarine si sono dati alla fuga in sella ad uno scooter, successivamente abbandonato lungo un tratto sterrato mentre i carabinieri stavano quasi per arrivare alla loro cattura: sono poi scappati a piedi. I giovani sui quali si sono concentrate le attenzioni degli inquirenti non sono sottoposti a misure. L’attività tecnica sullo smartphone potrebbe fornire elementi ulteriori. I minori sono difesi dal legale Davide Limoncello.