Gela. I lavori erano attesi da alcuni anni e negli scorsi mesi, prima di chiudere l’iter procedimentale, è stato necessario approvare una perizia di variante al progetto per il raddoppio della linea di trattamento biologico dell’impianto di depurazione, collocato all’interno della raffineria di contrada Piana del Signore. Dopo il sì alla variante, arrivato anche dai tecnici della Regione, c’è stata la consegna definitiva dei lavori, che sono ufficialmente iniziati da circa un mese, come comunicato dalla Nurovi, azienda che ha ottenuto l’appalto. Una nota ufficiale è stata inoltrata al dipartimento acque e rifiuti dell’assessorato regionale dell’energia. Un passo che di conseguenza ha dato il via libera anche al riconoscimento degli importi dovuti per le attività preliminari di tipo ingegneristico e per l’anticipazione del trenta per cento dell’ammontare contrattuale (circa 1 milione 500 mila euro dai quali sottrarre le somme dovute alle aziende che hanno effettuato le attività ingegneristiche). La scorsa settimana, prima del breve stop per le festività natalizie, la giunta ha ufficializzato la firma dell’accordo di programma con la Regione, che stanzia non meno di quindici milioni di euro. La gran parte (almeno dieci milioni di euro) è concentrata sulla messa in sicurezza dell’ex discarica industriale Cipolla, a Piana del Signore. Il resto, 4.865.120,32 euro, riguarda proprio il raddoppio della linea di trattamento biologico del depuratore consortile. Come si chiede ormai da tempo, i lavori dovrebbero servire a migliorare il sistema della depurazione in città e si aggiungono a quelli autorizzati per l’impianto di Macchitella.
Lo scorso anno, ci furono sopralluoghi condotti dai parlamentari della commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e degli illeciti ambientali. La consegna ufficiale dei lavori per il raddoppio è avvenuta lo scorso 20 novembre, con un verbale. Una settimana dopo, c’è stato l’avvio delle attività. A metà dicembre, il direttore dei lavori ha attestato “l’avvenuto concreto inizio dei lavori”.
