Gela. Il sospetto, più che fondato, è che si tratti di liquami, sversati su un ampio tratto di spiaggia, sul lungomare Federico II di Svevia. Da questa mattina, la chiazza è presente per decine di metri lungo l’arenile e nonostante tutto, i bagnanti hanno continuato ad arrivare, come se nulla fosse. Nel tardo pomeriggio, è stata collocata una recinzione. Non è da escludere che la breve pioggia di ieri abbia prodotto l’effetto di sempre, ovvero liquami in spiaggia. “E’ un danno enorme – denuncia Saverio Di Blasi dell’associazione “Aria Nuova” – quello che più meraviglia sono i mancati interventi. Abbiamo contattato la capitaneria di porto, ma non si è visto nessuno. E’ una vicenda che va segnalata. Da anni, si ripetono sempre gli stessi disservizi, che creano danno ai bagnanti, alla spiaggia, al mare e alle attività economiche della zona”.
Quel tratto di spiaggia, a ridosso del quale è presente un impianto gestito da Caltaqua, è da sempre al centro di tante polemiche. Gli sversamenti, soprattutto con le piogge, sono quasi periodici, con i liquami che crano danni.
Che schifo. Non solo disservizi continui con la fornitura dell’acqua e pure la melma riversata in spiaggia? Ma a questi di caltaqua non si può dare il benservito? O qualcuno all’epoca gli ha fatto un contratto quasi a vita??
…nessuno presente, nessuno vede, nessuno sà!….se si fosse trattato di ENI erano presenti in pompa magna e titoloni sui giornali.