Gela.Avevamo cantato vittoria forse troppo presto. Il 2 maggio del 2012 in tribunale si celebrava il completamento della pianta organica del tribunale. A distanza di otto mesi il palazzo di giustizia perderà quattro magistrati: tre del tribunale ed uno della procura.
“Colpa” del nuovo maxi tribunale di Napoli. Storia di una coperta troppo corta. Non si fanno nuove assunzioni di magistrati ma si racimolano dai tribunali siciliani dove teoricamente c’è un carico di lavoro inferiore al numero di giudici in servizio. Quasi tutti i tribunali isolani sono stati toccati dai tagli. Ognuno perderà mediamente dai 4 ai 7 magistrati, che andranno a comporre la pianta organica del nuovo tribunale di Merano, ribattezzato Napoli nord o Napoli 2.
L’ordine forense è chiamato a difendere il palazzo di giustizia gelese. Ventuno anni dopo la sua istituzione il tribunale era riuscito storicamente a completare il suo organico. Con l’insediamento di due sostituti ed un giudice l’organico può essere considerato al completo. Alcuni mesi fa è rientrata al lavoro anche il Gip Veronica Vaccaro. La decisione del ministro Paola Severino non tiene conto del fatto che su Gela ricadrà la competenza dei reati del distretto di Niscemi. Tonino Gagliano, presidente dell’Ordine forense, esporrà domani le motivazioni in un confronto con il presidente della corte d’Appello nissena, cui parteciperanno anche magistrati e avvocati del foro del capoluogo.
“Il ministero – dice l’avvocato Gagliano – non tiene conto di diversi parametri. Nel caso di Niscemi ad esempio si guarda solo l’aspetto numerico degli abitanti rispetto al carico di lavoro del distretto di Caltagirone, mentre in realtà in proporzione i procedimenti sono superiori”.
Anche su Gela non si può guardare freddamente l’aspetto numerico. E Gagliano insiste. “C’è un aspetto non solo quantitativo ma qualitativo dei procedimenti penali o civili – aggiunge – basta prendere ad esempio i processi ambientali, la cui complessità è abbastanza evidente”. I nuovi criteri penalizzano il tribunale gelese solo perchè ci sarebbe una diminuzione del carico di lavoro dei contenziosi civili. Non si sanno ancora i nomi dei giudici da trasferire. Si conosce soltanto il numero: tre in tribunale ed un sostituto. Dopo aver lavorato con scoperture di oltre il 40, 50 per cento dell’organico, adesso questo nuovo rischio. Insomma non c’è pace.