Gela. I quantitativi ulteriori di rifiuti che ormai da un anno arrivano a Timpazzo, nel tentativo di arginare l’emergenza in atto in varie zone siciliane, hanno anche effetti “collaterali”, di tipo economico. La piattaforma integrata, gestita dalla società in house “Impianti Srr”, si è dovuta adattare ad una pressione senza precedenti, tanto che a settembre dello scorso anno i quantitativi giornalieri sono arrivati fino a 950 tonnellate. Di recente, il dipartimento regionale acqua e rifiuti ha eliminato il tetto massimo ai conferimenti. I tecnici di “Impianti Srr” e l’amministratore, Giovanna Picone, hanno dovuto prendere atto della situazione emergenziale e così c’è stata la necessità di aumentare il numero dei mezzi pesanti, che in discarica servono al trasporto e alle operazioni degli impianti. L’iniziale contratto stipulato con la società Novambiente, per il nolo a freddo dei mezzi, si è rivelato insufficiente. Probabilmente, negli uffici della “Impianti” non ci si aspettava che l’arrivo di conferimenti ulteriori potesse proseguire, con una frequenza quasi costante. Il contratto di nolo a freddo è andato incontro ad una variante, per aumentare il numero dei mezzi ed evitare il rischio di blocco delle attività.
Una richiesta formale, lo scorso febbraio, era stata inoltrata dal rup. Il management della in house ha preso atto di condizioni ormai mutate e di “circostanze impreviste ed imprevedibili”. Ragioni che hanno portato ad emettere un provvedimento ufficiale che autorizza somme ulteriori per circa due milioni di euro, destinate proprio all’azienda che copre il servizio di nolo a freddo dei mezzi. Nell’atto, è riportato che “l’importo totale della variante, per ciascuna delle modifiche protrattesi nel periodo emergenziale è pari a 4.883.678,11 euro”. Lo stanziamento per i mezzi ulteriori è coperto con fondi della Srr4.