Quando la geologia incontra la Sicilia: il periodo della Terra che porta il nome di Gela e pochi conoscono

Lo sapevi che Gela ha dato il nome a un’era geologica? Il Gelasiano racconta un capitolo fondamentale della storia

A cura di Redazione
05 ottobre 2025 19:00
Quando la geologia incontra la Sicilia: il periodo della Terra che porta il nome di Gela e pochi conoscono - Foto: Cayambe/Wikipedia
Foto: Cayambe/Wikipedia
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Quando la geologia incontra la Sicilia

Non tutti sanno che il nome della città di Gela è legato a una delle grandi suddivisioni della scala dei tempi geologici. Il Gelasiano, infatti, è un’unità cronostratigrafica e geocronologica riconosciuta a livello internazionale, che prende il nome proprio da questa località siciliana. Fu istituito negli anni Novanta e corrisponde al periodo compreso tra circa 2,58 e 1,8 milioni di anni fa, segnando l’inizio del Pleistocene. La scelta di Gela non è casuale: nelle vicinanze della città si trovano affioramenti di straordinaria importanza scientifica, che hanno permesso agli studiosi di definire i limiti e le caratteristiche di questa fase della storia della Terra.

I geologi hanno individuato a Monte San Nicola, poco distante da Gela, il punto stratigrafico di riferimento mondiale (Global Boundary Stratotype Section and Point, GSSP) che segna l’inizio del Gelasiano. Si tratta di un riconoscimento unico, che collega la città siciliana non solo alla storia mediterranea ma anche alla grande cronologia planetaria.

Un periodo di cambiamenti globali

Il Gelasiano fu un’epoca di profondi mutamenti climatici e ambientali. In questo intervallo di tempo si verificarono significativi raffreddamenti globali che prepararono la Terra alle glaciazioni successive del Pleistocene. Le oscillazioni climatiche influenzarono la diffusione delle specie animali e vegetali, con ripercussioni su scala mondiale.

La paleontologia ci racconta che durante il Gelasiano comparvero nuove forme di fauna adattate a climi più rigidi, mentre altre specie si estinsero. L’area mediterranea, e in particolare la Sicilia, rivestì un ruolo importante nello studio di queste trasformazioni, grazie ai sedimenti e ai fossili che hanno conservato tracce preziose di quell’epoca lontanissima. È affascinante pensare che un tratto di costa gelese sia diventato un punto di riferimento per comprendere fenomeni che hanno interessato l’intero pianeta.

L’eredità di un nome universale

Oggi il Gelasiano continua a rappresentare un punto fermo nella stratigrafia internazionale. Il fatto che porti il nome di Gela è motivo di orgoglio e sottolinea il valore universale del patrimonio geologico siciliano. Per gli studiosi, Monte San Nicola è un laboratorio a cielo aperto che permette di leggere le pagine più antiche della storia terrestre, ma per i cittadini e i visitatori questo riconoscimento può diventare anche un motivo di curiosità e di valorizzazione culturale.

In un territorio conosciuto soprattutto per le sue radici greche, per i siti archeologici e per le torri costiere, il Gelasiano aggiunge una dimensione completamente diversa: quella del tempo geologico, che ci invita a guardare oltre i confini della storia umana. La presenza di Gela nella nomenclatura scientifica internazionale è il segno che anche un angolo di Sicilia può contribuire a raccontare l’evoluzione dell’intero pianeta.

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