Gela. “Gibi” di Gandolfo Barranco è tra le 450 aziende leader per tasso di crescita di tutta Italia. Settima tra i ristoranti della nazione e 290esima nella classifica assoluta insieme blasoni del settore sanitario, farmaceutico, edilizio, trasporti e logistica per citare le più blasonate. La classifica, stilata da “Il sole 24 ore e Statista”, ha esaminato le più virtuose 7000 aziende dello stivale, escludendone 6550. Una vera e propria mannaia entrata in azione davanti l’assenza di criteri quali l’inclusione e la qualità. “Stazione di servizio, monopoli, ristorante, bar, pasticceria, gelateria, rosticceria di specialità siciliane – scrivono-, tutto prodotto rigorosamente “a mano”. I prodotti offerti, dunque, sono di elevata qualità e tutti artigianali”. L’azienda “made in Gela”, Drive Eat srl di Gandolfo Barranco, fondata nel 2015, muove i primi passi nel 2016. A fine 2019 è stata capace di registrare un considerevole tasso di crescita pari al 33,17 per cento. Il fatturato è cresciuto di una volta e mezzo, con 1 milione 792 mila euro alla fine dello scorso anno. Uno stato che dal nulla garantisce lavoro stabile a 40 dipendenti. Per nulla infastidita dalla presenza del ristorante “Mc-Donald’s”, insediatosi in città grazie alla concessione di un’area comunale in comodato d’uso che prevede il solo mantenimento del decoro dell’area verde, rilancia col noto servizio di prenotazione e ritiro dei pasti direttamente dall’abitacolo della propria autovettura denominato “Gibi-drive”. Si tratta solo dell’ultima operazione commerciale che si aggiunge al servizio di consegna a domicilio e da asporto.
La speciale classifica è stata riservata alle aziende della nazione capaci di un tasso di crescita superiore al 15 per cento e di un fatturato iniziale annuo superiore a 100 mila euro. “Gibi” può contare di un laboratorio di cucina che, restrizioni da covid permettendo, garantisce pietanze tipiche locali in h24. Dalla colazione al pasto più ricercato. A completare l’offerta ci pensa la ricca cantina di vini e distillati, oltre ai tabacchi e ai dolci Siciliani e legati alle tradizioni religiose. Non mancano nemmeno i sigari di qualità o i tabacchi da fumata lenta. Elementi, quelli legati alla qualità, che non sarebbero passati inosservati nemmeno ai turisti che finalmente fanno tappa in città nel tragitto che dai templi di Agrigento li conduce ai mosaici di Piazza Armerina escludendo i siti di interesse archeologico di Gela. “Sono riuscito almeno ad intercettare i bus carichi di turisti che percorrono la statale 115 – assicura Gandolfo Barranco – Segno che la qualità resta un ancora fattore premiante”.
COMPLIMENTI! per Gandolfo