Gela. I pro-Greco concludono l’anno che li ha portati a prendersi il municipio, dopo il ballottaggio che ha premiato l’avvocato “civico”, vittorioso sul candidato leghista della coalizione di centrodestra. Sono stati mesi molto convulsi tra i banchi degli “arcobaleno”. L’apparenza politica, fino ad ora, sono riusciti a mantenerla. Qualcosa, però, sta man mano montando, favorita dall’interesse di molti a definire i confini politici della coalizione. Tra intergruppo (ipotesi partita dal dialogo dem-civici), “non allineati” (come ha spiegato l’indipendente Vincenzo Casciana) e adesso anche i “responsabili” (chiamati a raccolta dal consigliere Diego Iaglietti), la coalizione del sindaco dovrà fare inevitabilmente i conti con un restyling, quasi dovuto. Se in aula consiliare, salvo pochi eclatanti scontri (come quello sulla proroga Ghelas), i pro-Greco hanno retto, fuori dall’assise civica c’è chi esprime più di un dubbio. “Onestamente, faccio fatica a comprendere queste dinamiche – dice il consigliere di “Un’Altra Gela” Rosario Trainito – è chiaro che ci siano malumori, ma è altrettanto evidente che stia prevalendo una certa confusione. Anche io faccio fatica ad individuare gruppi ed equilibri politici. Lo ripeto, da gennaio qualcosa cambierà”. Trainito approccia in maniera piuttosto schietta lo scenario che si sta venendo a profilare, all’interno della sua stessa maggioranza. “Nuovi gruppi e “responsabili”? Qualcuno, politicamente, vuole fare il furbo, magari aprendo il dialogo con l’opposizione per isolare alleati che sono stati critici – dice ancora – questo, però, non va bene. Se c’è la volontà di portare avanti un progetto politico comune, bisogna sempre passare dal confronto in maggioranza. Non ci sono alternative. Ad oggi, non ho percepito la volontà di condividere un’azione politica forte”. Una disamina poco incline ai tatticismi, che arriva da uno dei consiglieri di riferimento del gruppo del sindaco.
“Sono convinto che gli equilibri, se ce ne sarà la possibilità, vadano rimodulati – aggiunge Tranito – c’è stato chi si è intestato la paternità della Ghelas o assessori in giunta, mentre consiglieri che hanno portato in dote molti voti non sono affatto soddisfatti. Sì, penso che qualcosa vada rivista”. Da Trainito arriva una sorta di promemoria politico, in vista del nuovo anno, e l’inevitabile destinatario pare essere il sindaco “civico”, che deve far quadrare conti non semplici da mettere in ordine.