“Qualche sindaco vorrebbe che si inasprissero rapporti tra me e Picone”, Greco: “Non accadrà”

 
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Il sindaco Greco insieme al manager Impianti Giovanna Picone e al presidente Srr Vincenzo Marino

Gela. Intorno all’Ato Cl2 in liquidazione, in giornata, l’attenzione è stata alta. Sei Comuni, Niscemi, Butera, Delia, Sommatino, Riesi e Mazzarino, chiedono un’assemblea urgente con l’obiettivo di chiudere prima possibile la fase di liquidazione che si protrae da anni e definire il percorso per trasferire tutte le pertinenze alla Srr4, compresi gli impianti. I primi cittadini dell’ambito sembrano mettere in discussione anche la guida del commissario Giuseppe Lucisano e hanno richiamato alle proprie responsabilità l’avvocato Lucio Greco, dato che il Comune di Gela ha le quote maggioritarie nell’Ato rifiuti. Un’azione netta che pare indirizzata quasi a voler isolare il primo cittadino gelese, forse pure su un piano strettamente politico e all’indomani di quanto già accaduto con l’Unione dei Comuni. “Penso che ci sia qualche sindaco dell’Ato forse invidioso dei buoni rapporti che ho strutturato con il management di Impianti Srr e con l’amministratore, l’ingegnere Giovanna Picone. Se qualcuno spera di agire per fare in modo che i rapporti possano nuovamente inasprirsi, si sbaglia di grosso”, spiega Greco.

L’avvocato ha intenzione di affrontare la questione Ato con la propria amministrazione. “Ho il diritto-dovere di farlo – precisa – valuterò con attenzione ciò che è stato richiesto dai sindaci. Non sono questioni sulle quali si può dare una risposta immediata. Sono scelte che vanno ponderate”. Per i sindaci non può proseguire “l’esborso di denaro pubblico”. Appare piuttosto evidente comunque che i primi cittadini che vogliono l’assemblea puntano a ridefinire anche politicamente i “confini” del territorio, attraverso l’Ato rifiuti e non solo.

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