Niscemi. La Nec lavori srl della famiglia Piazza vicina ad ambienti mafiosi? I giudici del Tar di Palermo, ai quali si sono rivolti gli imprenditori del gruppo edile dopo la doppia informativa antimafia che ha escluso la società dall’albo delle imprese di fiducia del comune, hanno deciso di visionare ed approfondire il rapporto redatto dagli investigatori della direzionale investigativa antimafia di Caltanissetta redatto nel marzo di un anno fa.
I magistrati amministrativi, così, cercheranno di costruire il loro verdetto anche attraverso quest’ulteriore accertamento. I funzionari della prefettura di Caltanissetta, nel novembre di due anni fa, emisero un’informativa che lanciava seri sospetti sui presunti rapporti intrecciati da Nunzio Piazza, titolare dell’azienda, con esponenti legati alla dimensione criminale locale.
Un verdetto ribadito nel maggio di un anno dopo. A catena, l’informativa sospetta ha spinto i funzionari di altri enti a bloccare gli appalti già assegnati all’azienda. Tra i più importanti, quello affidato dai responsabili del consorzio per la bonifica Renana di Bologna.
L’avvocato Dario Sammartino, legale del gruppo Piazza, ha chiesto ai giudici del Tar palermitano di bloccare l’efficacia dei provvedimenti già emessi non solo dai tecnici del comune ma anche da quelli delle prefetture di Caltanissetta e Catania e dai colleghi, appunto, del consorzio di bonifica emiliano: tutti tesi ad escludere l’azienda ritenuta vicina ad ambienti criminali.
Adesso, però, dovranno essere proprio i funzionari della prefettura nissena, entro trenta giorni, a dover depositare il rapporto della Dia successivo ad un altro, di analogo contenuto, stilato nell’ottobre di due anni fa dagli investigatori del gruppo ispettivo antimafia. Non a caso, solo dopo aver esaminato l’intera documentazione, i giudici potranno pronunciarsi. La prossima udienza è stata fissata per il 19 dicembre.