Investimenti sul gas nella costa locale, si apre confronto tecnico per la produzione del pozzo "Gemini 1"
E' una prospettiva, per ulteriori fonti da gas, che rientra nella stessa istanza di concessione che venne avanzata per “Argo-Cassiopea”
Gela. Gli investimenti sul gas, con giacimenti offshore lungo la costa locale, ormai è più che evidente, non si fermeranno, da parte di Eni, alle sole attività estrattive di “Argo-Cassiopea”, a regime da mesi. Già in estate, la capitaneria di porto di Licata aveva autorizzato interventi di tipo tecnico per il pozzo “Gemini 1”. Furono avviati interventi e monitoraggi finalizzati al “survey geofisico”, concentrato sul corridoio di posa della condotta che dovrà collegare il campo “Gemini” alle infrastrutture sottomarine. La prossima settimana, si terrà un incontro, in sede Enimed, proprio per affrontare la questione “Gemini 1”, in presenza delle istituzioni locali. Ci sarà l'amministrazione comunale con il sindaco Terenziano Di Stefano, che segue in prima persona questo capitolo, sicuramente strategico non solo per gli investimenti ma principalmente per gli introiti che l'ente attende dalle royalties. La vicenda “Argo-Cassiopea”, con la burocrazia regionale che ha stoppato il riconoscimento delle royalties ai Comuni lungo le cui coste è partita la produzione, è ancora sul tavolo di Di Stefano, che ha scritto ufficialmente al governo nazionale e al premier Giorgia Meloni. Senza riscontri favorevoli, non esclude di bloccare le autorizzazioni. Anche su “Gemini 1” potrebbe aprirsi un dialogo con Eni e con le istituzioni, regionali e nazionali. E' ubicato lungo le acque principalmente della costa licatese. Ci sono, da progetto, installazioni di “facilities” previste in aree gelesi, in punti dove è da anni collocato il green stream, che invece trasporta il gas dalle coste del nord Africa a quelle locali. E' una prospettiva, per ulteriori fonti da gas, che rientra nella stessa istanza di concessione che venne avanzata per “Argo-Cassiopea”, riattivata a seguito dell'annullamento del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee.
13.0°