Gela. Un partito da rifondare, partendo dalla base e dal rapporto con il mondo del lavoro. Il consigliere provinciale Giuseppe Licata lancia la sfida ai vertici locali del Pd.
“Purtroppo – spiega – il mio partito conferma di non essere mai veramente esistito. E’ un incompiuto. Dobbiamo capirlo e velocemente. Senza riunirci e senza incontri sarà difficile ottenere risultati pratici”. Licata, così, sembra voler risparmiare l’attuale gestione amministrativa portata avanti dalla giunta Fasulo. “Il problema – spiega – non è l’amministrazione Fasulo. Il vero dilemma è il partito spaccato e diviso in tanti piccoli gruppi di potere. Ognuno dei quali cerca di occupare uno spazio che, di conseguenza, non deve essere invaso da altri”. Il Pd, quindi, soprattutto a livello locale, avrebbe del tutto perso il contatto con la cittadinanza e con i tanti problemi quotidianamente vissuti.
“Lancio una proposta al segretario Carlo Romano – prosegue – andiamo, periodicamente, nei quartieri a parlare con le persone che vivono in quei contesti. Organizziamo incontri con i lavoratori, con chi vive nella fabbrica Eni oppure in altri luoghi di produzione. Altrimenti, continueremo ad essere del tutto isolati”.
Un partito forte, quindi, potrebbe agevolare il compito del sindaco Fasulo.
“Mi pare logico – ammette il consigliere provinciale – se il partito fosse unito e stabile anche i risultati fino ad oggi conseguiti dalla giunta comunale sarebbero stati certamente amplificati. Il sindaco e gli assessori, con le risorse a disposizione, hanno fatto molto”.