Niscemi. Un imprenditore edile di Niscemi, Francesco Piazza, 48 ani, ha portato una delle sue ruspe davanti al municipio, si è fatto sollevare alla massima altezza dal braccio meccanico della pala e minaccia di darsi fuoco perchè si definisce vittima della campagna di discredito lanciata contro di lui da presunti «professionisti dell’antimafia».
«Andrò ad infoltire la lista degli imprenditori suicidi se non otterrò giustizia» dice il giovane, che è consigliere delegato della «Piazza Calcestruzzi srl». Da un mese la sua ditta è ferma. Piazza ha licenziato i suoi sette dipendenti e ai cancelli del cantiere ha appeso un cartello con la scritta «chiuso per mafia». L’azienda, secondo l’imprenditore, non avrebbe ricevuto più commesse di lavoro «a causa di una campagna denigratoria messa in piedi da uomini politici e giornalisti che l’hanno indicata come impresa collusa con le cosche mafiose del territorio».
«Sono tutte menzogne – afferma Piazza – perchè mio padre ha avuto sempre un comportamento onesto e coraggioso, denunciando e facendo arrestare piuttosto cinque estorsori che gli chiedevano il pizzo».
La piazza principale di Niscemi è presidiata da polizia, vigili urbani e pompieri, pronti a intervenire in caso di necessità.