Gela. Equitalia rivendica un credito di 250 mila euro e ieri, al culmine di un alterco con due esattori della società di riscossione, li ha picchiati.
Il protagonista è un imprenditore gelese di cinquant’anni, Giuseppe Neletti, residente a Melegnano, un piccolo centro della provincia di Milano. Lui stesso, intervistato dopo la lite, ha ammesso davanti a telecamere e taccuini di aver aggredito i due esattori di Equitalia, specificando però di aver anche lui subito calci e pugni. L’uomo, titolare dell’azienda immobiliare M.C. srl, avrebbe contratto un debito di quasi 250 mila euro, anche se sostiene che in realtà Equitalia rivendica 950 mila euro. Ieri mattina, era stato fissato un appuntamento all’interno della sede legale della società.
L’imprenditore, però, al termine della incontro stremato dalle richieste di pagamento, ha aggredito i due esattori, mandandoli in ospedale. «Dal 2003 sono perseguitato dall’Agenzia delle entrate – ha raccontato – Ma non mi voglio suicidare. Sono esasperato a tal punto di aver alzato le mani contro due persone che facevano il loro lavoro. E l’ho fatto di brutto”. Parole dette a caldo all’uscita dalla caserma dei carabinieri di Melegnano, nel milanese. L’imprenditore ha malmenato con calci e pugni i due ispettori, che sono stati tenuti sotto osservazione per qualche ora all’ospedale di Vizzolo Predabissi. Secondo Equitalia, Neletti ha un debito con l’Agenzia delle entrate di 250mila euro. Ma lui parla di una cifra più alta: 950mila. «Io non mi ammazzerò – dice – Preferisco fare questo casino e ne farò altri più gravi negli uffici, se continuano a perseguitarmi come hanno fatto sino ad oggi».