“Quell’imprenditore mi ha minacciato con un coltello”, ma per la difesa era una penna

 
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Gela. Un incidente stradale sfiorato solo per poco, la richiesta di chiarimenti e un presunto coltello mostrato al suo interlocutore. Per questa ragione, l’imprenditore trentaquattrenne Angelo Russello si è presentato davanti al giudice Antonio Fiorenza.

La denuncia, risalente allo scorso anno, venne presentata proprio dalla presunta vittima. “Ricordo – ha detto in aula – che a bordo della mia auto, nei pressi di via Falcone, a pochi passi dal palazzo di giustizia, fui quasi travolto dal conducente di una Porsche Cayenne che viaggiava ad altissima velocità. Era proprio il signor Russello. Mi accorsi che faceva segno di accostare. A quel punto, ho notato che si avvicinava con un coltello. Ero impaurito”.
Una versione, però, messa in dubbio dal difensore dell’imprenditore, l’avvocato Giacomo Ventura. Durante l’udienza di ieri mattina, lo stesso Russello è stato sentito dal giudice Fiorenza ed ha risposto alle domande poste dal pubblico ministero Gianpiero Cortese. “Ma quale coltello? – si è difeso – non ho mai utilizzato armi. Quel giorno, notai un’auto che stava per scontrarsi con la mia. Ho cercato di evitare conseguenze peggiori e sono riuscito a schivarla. In quel periodo, però, a seguito di una denuncia che presentai davanti ai funzionari di polizia catanesi, mi era stato consigliato di essere prudente ed annotare ogni minima stranezza. Stavo veramente molto attento. Così, decisi di prendere nota del numero di targa dell’auto che mi stava quasi per tamponare. Non avevo in mano un coltello ma solo una penna”.
Qualche settimana prima, Angelo Russello si era presentato nelle stanze della questura di Catania per segnalare alcune richieste di messa a posto recapitategli in un cantiere avviato nella zona del capoluogo etneo.
“In effetti – ha spiegato uno dei funzionari della squadra mobile di Catania – il signor Russello ci segnalò le richieste di denaro ricevute. Siamo riusciti ad arrestare tre esponenti di cosa nostra. Gli consigliammo, soprattutto nelle settimane seguenti alla denuncia, di essere molto cauto negli spostamenti”.
Non è stato possibile, invece, ottenere indicazioni significative sui fatti dal conducente di un furgone che, negli stessi minuti, si trovava nei pressi della rotonda. L’uomo ha escluso di aver notato movimenti sospetti. La decisione finale dovrebbe arrivare il prossimo 12 luglio.

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