Gela. Ha evitato l’ennesimo, tragico, naufragio lungo il Canale di Sicilia. Per questa ragione, la presidenza della repubblica, su proposta del ministero della difesa, gli ha assegnato la medaglia d’argento al valore di marina.
Il trentaduenne Alessandro Scala, così, è stato insignito di questo riconoscimento insieme ad altri colleghi della marina.
Era il maggio di quattro anni fa, quando, davanti a condizioni meteo tutt’altro che incoraggianti, un barcone utilizzato per trasportare migranti verso le coste siciliane venne travolto dalle onde. I militari della capitaneria di porto intervennero per effettuare i primi soccorsi.
Fu proprio Alessandro Scala a raggiungere il natante in difficoltà e a salirvi sopra. In questo modo, insieme agli altri colleghi, riuscì ad evitare il peggio. Da anni, ormai, il Canale di Sicilia si è trasformato in un silenzioso cimitero delle speranze: con centinaia d’imbarcazioni, per la maggior parte salpate dalle coste del nord Africa, affondate.
Di troppi migranti che hanno tentato la sorte non si è più riusciti a sapere nulla. L’intervento di Alessandro Scala, invece, almeno in quell’occasione, ha consentito di limitare, anche se solo per qualche ora, il numero d’innocenti vittime della disperazione.
Dopo l’assegnazione dell’onorificenza, sono stati i funzionari della presidenza della repubblica e del ministero della difesa a trasmettere l’intera documentazione agli uffici di Palazzo di Città: con lo scopo di dare rilievo all’azione messa a segno da un concittadino.