Gela. “L’atteggiamento assunto dai dirigenti dell’azienda Sap è diventato un problema”. L’ammissione arriva direttamente dal commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco e dal segretario della camera del lavoro Ignazio Giudice.
Ieri mattina, dopo le tante rimostranze giunte dagli operai impegnati nel servizio di raccolta rifiuti: i rappresentanti sindacali hanno incontrato lo stesso Panebianco insieme all’assessore Giuseppe Ventura.
La soluzione al problema, almeno sulla carta, appare più che semplice: il prossimo 7 agosto scade il contratto che lega l’Ato alla società agrigentina Sap; di conseguenza, i pagamenti arretrati e le indennità non ancora versate ai lavoratori dovranno essere messe a disposizione entro i prossimi quindici giorni. “I circa 450 mila euro versati per coprire i costi del servizio di raccolta – spiegano Ventura e Panebianco – sono stati regolarmente trasferiti alla società in base all’ultimo accordo concluso in prefettura.
I dirigenti della Sap, però, ancora tardano a pagare gli operai. Evidentemente, c’è qualcosa che non funziona per il verso giusto”. Nella prossima riunione convocata tra i soci dell’Ato Cl2, il commissario Giuseppe Panebianco dovrebbe proporre eventuali soluzioni alternative. In attesa del nuovo bando di gara, in queste settimane sottoposto all’attenzione del costituzionalista Agatino Cariola, si pensa alla proroga da concedere.
A questo punto, però, non sembra certa la conferma in favore di Sap. “Come si fa – si chiede Ignazio Giudice della Cgil – a dare fiducia ad una società che viola sistematicamente le clausole contrattuali e non rispetta i diritti dei lavoratori?”.