Pubblicità e affissioni, Tar dice no a ricorso società: “Regolamento comunale legittimo”

 
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Gela. Non ci sono le condizioni per accogliere il ricorso dalla società “G.i.p.-Generale italiana pubblicità”, che ha contestato, davanti ai giudici del Tar Palermo, la legittimità del regolamento comunale che definisce i canoni per le concessioni e le affissioni pubblicitarie. I giudici amministrativi hanno dato seguito, invece, a quanto sostenuto dal Comune, che si è costituito con l’avvocato Rosario Giommarresi (dello studio “Fidone e associati”). Il principio seguito dai giudici è stato sintentizzato nelle motivazioni rese pubbliche. Non è sufficiente, infatti, impugnare il regolamento e gli altri atti rilasciati dal consiglio comunale e dalla giunta, senza che vengano invece contestati gli eventuali provvedimenti che avrebbero leso l’interesse della società, che opera nel settore delle concessioni pubblicitarie. Per il Tar, il ricorso promosso dalla società, “come fondatamente eccepito dal Comune di Gela”, è inammissibile per carenza d’interesse. I regolamenti e gli atti amministrativi generali sono impugnabili in via diretta “solo ove contengano disposizioni in grado di ledere in via diretta ed immediata le posizioni giuridiche soggettive dei destinatari; negli altri casi divengono impugnabili solo quando sorge l’interesse a ricorrere, ovvero assieme all’atto applicativo che produca una lesione effettiva e non solo ipotetica o futura; l’identificazione dei destinatari di un regolamento non comporta, peraltro, ancora che a loro carico sussistano conseguenze sfavorevoli che ne legittimano l’immediata impugnazione (in termini Consiglio di Stato, IV, 21 maggio 2021, n. 3953)”, così si legge nelle motivazioni rilasciate.

La società non ha fatto cenno agli eventuali atti applicativi che avrebbero gravato sull’attività svolta e sui propri interessi. Al Comune, come richiesto dal legale che l’ha rappresentato, spettano anche le spese del giudizio. Oltre al regolamento del 2021, sono stati impugnati il “Regolamento per l’istituzione e la disciplina del canone unico patrimoniale legge 160 del 2019-decorrenza 1 gennaio 2021”, nonché l’allegato A “Proposta di deliberazione del Consiglio Comunale n.3 dell’1 aprile 2021”.

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