Provincia e leadership, ora la tela dell'Ati: Mancuso sempre più forte, compatterà FI in città?
Le prossime mosse disegneranno il volto degli azzurri mentre Mancuso, in ogni caso, ha già abbondantemente vinto.

Gela. Alle amministrative dello scorso anno erano arrivate, nei Comuni di maggior peso, la vittoria a Caltanissetta e la sconfitta a Gela. Il parlamentare Ars di Forza Italia Michele Mancuso, coordinatore provincile del partito e punto di riferimento assoluto per i suoi, alle provinciali, con alle spalle una doppia elezione all'Ars, ha fatto l'altro exploit. E' lui lo stratega del successo del sindaco di Caltanissetta Tesauro, che ha fortemente voluto nella corsa alla presidenza del Libero Consorzio. Non ha accettato per nulla l'ingerenza esterna del tavolo regionale di centrodestra, che invece ha dato il via libera alla candidatura del sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, e sotto la bandiera di Forza Italia, con il supporto di Mpa-”Grande Sicilia”, Udc e più di qualche voto che sulla carta doveva andare ad altri, ha portato Tesauro nel palazzo della Provincia, a Caltanissetta così come nella sede distaccata di Gela. Forza Italia ha rimarcato la leadership sul territorio e già in città, lo scorso anno, nonostante la sconfitta e una lista presentata con un numero di candidati inferiore ad altre, è risultato il primo partito in assoluto. Mancuso, con il voto di secondo livello, ha anticipato messaggi evidenti in chiave regionali 2027, inviati non solo al fronte avverso progressista ma pure ai suoi competitor interni. La governance territoriale è una scacchiera da osservare con molta attenzione. Sulla spinta delle provinciali, Mancuso e i suoi puntano adesso all'Assemblea territoriale idrica, che sovraintende l'intero ciclo dell'acqua? “Non credo sia più possibile pensare alla figura del deputato pigliatutto – spiega Mancuso – io ho sempre lavorato per fare squadra. L'Ati? Penso sia stato fatto un errore a non procedere all'elezione del nuovo presidente, non appena Conti ha concluso il suo mandato. Un mio uomo alla guida? Non ci sono miei uomini, non ho questa logica. Ritengo che i sindaci abbiano tutta la possibilità di arrivare a un accordo per individuare il nuovo presidente, capace di rappresentare tutti nel migliore dei modi”. Se l'area politica che si rifà a Mancuso dovesse arrivare al vertice dell'Ati, allora l'en plein sarebbe servito e la tela ancora più estesa e resistente. Il fronte alternativo e il sindaco Di Stefano avranno i numeri per una soluzione che non sia espressione di Mancuso e Forza Italia? Gela ha una quota essenziale nell'Ati. Basterà? Senza una rappresentanza nella governance territoriale il rischio per il sindaco gelese è di rimanere fuori praticamente da tutto, nel ciclo idrico così come in quello dei rifiuti. Il deputato Ars, come ha più volte spiegato, tiene molto a Gela e non gli mancano i referenti. Per Forza Italia, si apre la fase del congresso. Il partito cittadino è rimasto commissariato per anni, sotto la guida di Vincenzo Pepe. Gli azzurri, da mesi, sembrano spaccati, come in due partiti differenti: quello che si rifà mente e corpo a Mancuso, con dirigenti come Nadia Gnoffo, Vincenzo Cirignotta e il gruppo più o meno storico, e quello rappresentato all'assise civica dal vicepresindente del consiglio comunale Antonino Biundo. Non sempre ci sono stati rapporti facili e le provinciali hanno acuito certe distanze. Biundo ha concentratro tutti i suoi sforzi politici sull'elezione di Gabriele Pellegrino, candidato nella lista FI seppur non ufficialmente aderente al partito. Il risultato non è arrivato e Biundo ha spiegato che si sarebbe aspettato qualcosa di differente dagli azzurri. Mancuso e Tesauro hanno subito cercato di gettare acqua sul fuoco, proponendo un incarico a Pellegrino nello staff del neo presidente della Provincia, ancora comunque non ben precisato. A pesare potrebbe essere la nuova segreteria del partito. Forza Italia in città può allargare i confini, con nuove adesioni, compresa quella di Pellegrino e del suo gruppo. Le prossime mosse disegneranno il volto degli azzurri mentre Mancuso, in ogni caso, ha già abbondantemente vinto.