Prove di “nuovo centrosinistra” e il Pd pensa ad un proprio candidato: a breve direzione e assemblea

 
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Di Cristina si appresta a convocare direzione e assemblea del partito

Gela. Prima la direzione cittadina del partito e poi l’assemblea. L’intenzione della segreteria locale dem sarebbe di chiudere i ragionamenti sulle scelte dei candidati entro i primi giorni di febbraio. Le varianti però sono ancora molte, soprattutto in un centrosinistra che non è più quello di un tempo, ma nel quale si muovono ancora esponenti piuttosto navigati. L’ipotesi di una candidatura dell’ex sindaco Franco Gallo, che di recente è stato amministratore delegato della Ghelas multiservizi (scelto dall’ex giunta Messinese), è una suggestione comunque non tramontata. Ci sarebbero pure ex dem a perorare la causa di un governo della città da affidare agli “esperti”. Nella segreteria locale del Pd un’ipotesi di questo tipo sembra scartata a priori. Il segretario Peppe Di Cristina, che continua ad essere uno dei pochissimi papabili alla segreteria provinciale del partito, vorrebbe presentare una proposta di partito che preveda un candidato a sindaco, scelto tra le fila democratiche. “Non vogliamo portare solo l’acqua agli altri”, commentano dalla segreteria. Un aspirante sindaco con logo Pd potrebbe essere un primo chiavistello nella complessa trattativa che dovrà condurre i dem a fare delle scelte. Nel centrosinistra (magari puntellato da forze moderate) oppure tra i perni di un’alleanza ampia con fuoriusciti dal centrodestra (ma sempre con paletti “ideologici” che non prevedono alcun tipo di dialogo con l’area che fa riferimento a Lega e Fratelli d’Italia).

Di Cristina e i suoi stanno valutando le soluzioni e guardano con molto interesse al tavolo “alternativo” portato avanti da vari pezzi di centrosinistra e dell’area moderata. Ci sono socialisti, esponenti del mondo sindacale, qualche dem non ancora ex e rappresentanti di gruppi moderati che potrebbero sostenere una sorta di “nuovo centrosinistra” locale, da riedificare tra le macerie di quello che è stato. Nessuno conferma, ma il segretario del Pd avrebbe avuto interlocuzioni anche con qualche esponente “civico”, gruppo che si riconosce ormai nella carta d’intenti firmata prima della fine dell’anno e che dovrebbe condurre il cartello elettorale alle prossime urne. Tra usato apparentemente sicuro e tentativi di edificare il “nuovo centrosinistra”, sono proprio i dem che vorrebbero approfittare della stasi che per ora prevale in un centrodestra in cerca di unità (ma con tanti candidati già alla porta).

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