Protestano operai Sarind, tensione dopo licenziamento lavoratore: "Azienda non accetta accordo"
Protesta dei lavoratori lungo la Gela-Vittoria, davanti alla sede Sarind. L'operaio è in procinto di essere licenziato
Gela. Questa mattina, davanti alla sede operativa dell'azienda Sarind, lungo la Gela-Vittoria, i lavoratori si sono fermati, a sostegno di un collega, che va verso il licenziamento. Tutto si lega a una mancata intesa per un accordo di secondo livello, per trasferte che un gruppo di dipendenti avrebbe dovuto effettuare in cantieri, avviati in altre Regioni. “Il sindacato - come spiega il coordinatore Cobas Francesco Cacici – era pronto a definire un accordo di secondo livello per una diaria giornaliera da riconoscere ai lavoratori, per il breve periodo della trasferta. C'è stato un irrigidimento della posizione della società. La diaria avrebbe permesso ai lavoratori in trasferta di avere un supporto economico in più, parliamo di un totale non superiore ai quattrocento euro”. Senza accordo di secondo livello, alcuni operai indicati per la trasferta hanno deciso di non rispondere e per loro c'è stata la contestazione da parte aziendale, seguita da un giorno di sospensione. La società metalmeccanica ritiene di aver rispettato il contratto collettivo. “Abbiamo avuto incontri successivi – precisa Cacici – dopo il periodo di Ferragosto avremmo dovuto nuovamente riprendere il tema ma l'azienda ha anticipato i tempi e ha inviato una comunicazione a uno degli operai per presentarsi in Sardegna la prossima settimana, con lettera recapitatagli ieri. Non sta né in cielo né in terra. Con il rifiuto del lavoratore, che è il secondo, scatta il licenziamento”. Questa mattina, gli altri operai Sarind si sono fermati, organizzando un sit-in lungo la strada, davanti alla sede della società. Sul posto, sono arrivate le forze dell'ordine, per assicurare l'ordine pubblico.
In foto un gruppo di operai Sarind
14.3°