Protesta Sarind, azienda: "Travalicati limiti consentiti, nessuna lesione delle garanzie del lavoratore"

Gli operai, ieri mattina, si sono fermati, organizzando un sit-in davanti al sito aziendale

23 agosto 2025 09:40
Protesta Sarind, azienda: "Travalicati limiti consentiti, nessuna lesione delle garanzie del lavoratore" -
Condividi

Gela.  Una protesta dei lavoratori, quella di ieri davanti alla sede dell'azienda Sarind, lungo la statale 115 Gela-Vittoria, che danneggia la società. Così, fa sapere il riferimento del gruppo metalmeccanico, Salvatore Di Bartolo. “Nessun licenziamento risulta effetuato né risulta allo stato pendente nei confronti del lavoratore procedimento disciplinare di licenziamento – fa sapere – rientra nelle prerogative datoriali, nel rispetto del Contratto collettivo nazionale di settore dettare disposizioni di servizio relative a trasferte, senza che sussista alcun obbligo a contrarre né tantomeno che sussita obbligo di prevedere compensi nuovi e ulteriori rispetto a quanto già previsto dal Contratto collettivo nazionale di settore. Si contesta che sia pendente alcuna trattativa per un accordo di secondo livello con la sigla sindacale Cobas, risultando per contro previo riscontro inviato all'organizzazione sindacale per mera informativa. La stessa è già risultata informata per iscritto “che il trattamento assicurato al lavoratore in trasferta risulta assolutamente conforme al Ccnl di settore, comportando oneri aziendali financo superiori a quelli previsti”. Ieri, il coordinatore Cobas Francesco Cacici ha parlato di una linea rigida messa in atto dalla società rispetto alle garanzie per la trasferta di alcuni operai. Dall'azienda escludono “lesioni delle garanzie retributive del dipendente, circostanza che postula la necessità, in capo all'azienda di contestare la legittimità dell'astensione disposta dalla sigla sindacale Cobas”. Gli operai, ieri mattina, si sono fermati, organizzando un sit-in davanti al sito aziendale. Secondo Di Bartolo, “si è trattato di una forma di astensione a sorpresa che anche per le modalità risulta aver travalicato i limiti consentiti dall'ordinamento, esponendo l'azienda ai pregiudizi organizzativi, contrattuali, di immagine e di reputazione nei confronti delle committenti. Pregiudizi aggravati dall'emergenza dei lavori commissionati da Eni Rewind, anche a tutela dell'ambiente e della colletività”. La società non esclude, eventualmente, azioni a tutela, anche risarcitoria, rispetto all'iniziativa sindacale di ieri.

In foto un momento del sit-in di ieri

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela