Caltanissetta. Un corteo ha attraversato il centro cittadino di Caltanissetta per arrivare proprio davanti gli uffici della prefettura. Gli esponenti del movimento No Muos, insieme a quelli di diverse realtà sociali siciliane, stanno manifestando tutto il loro dissenso davanti a quello che ritengono un accanimento istituzionale nei loro confronti: nel corso degli ultimi mesi, infatti, sono stati diversi i militanti
denunciati, compresi alcuni esponenti del comitato gelese, uno dei quali sottoposto a perquisizione domiciliare.
Ingente il dispiegamento di forze di polizia a controllo del corteo composto da circa trecento partecipanti. In questo modo, i No Muos hanno voluto rispondere all’appello nazionale lanciato dagli aderenti al movimento No Tav che, in Piemonte, contestano i progetti legati all’alta velocità ferroviaria facendo leva sull’impatto ambientale che produrrebbero.
“Respingiamo pubblicamente – scrivono in un comunicato pubblico gli attivisti No Muos – tutte le denunce e i provvedimenti repressivi volti a scoraggiare il nostro legittimo lottare dal basso contro ogni infausta opera e contro la militarizzazione di un’Europa in cui la Sicilia dovrebbe essere invece d’interesse strategico solo ed esclusivamente per progetti di dialogo e accoglienza anziché essere l’avamposto militare di criminali guerre imperialiste e di vergognosi lager razziali che faranno solo crescere la tensione nel Mediterraneo, militarizzando le nostre libertà, sprecando risorse pubbliche per seminare malattie, guerre e povertà”.
Non è da escludere, adesso, che una delegazione di manifestanti possa incontrare il prefetto Carmine Valente.
Foto: Fabio D’Alessandro