Protesta contro il Muos nella base Usa, in appello ridotta la condanna a Vaccaro
Caltanissetta. E’ caduta l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, ma è stata confermata quella di danneggiamento. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, accogliendo in parte il ricorso...

Caltanissetta. E’ caduta l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, ma è stata confermata quella di danneggiamento. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, accogliendo in parte il ricorso presentato dal legale dell’attivista sessantacinquenne Turi Vaccaro, hanno ridotto la condanna emessa nei suoi confronti dal tribunale di Gela. La pena scende a sei mesi e venti giorni di reclusione. L’avvocato Giusy Ialazzo, che lo ha assistito, ha confermato che quanto accaduto nell’area della base militare statunitense di contrada Ulmo rientrava in un’azione di protesta organizzata da Vaccaro contro l’installazione del sistema Muos. Dopo l’ingresso nella base, Vaccaro ha proprio inscenato la protesta contro uno dei sistemi per le telecomunicazioni militari collocato dalla marina Usa.
Per la difesa, però, non ci sarebbe stati né danneggiamento né resistenza a pubblico ufficiale. Ricostruzione in parte accolta dai giudici nisseni. Durante la lunga mobilitazione dei movimenti contro il Muos, Vaccaro ha più volte messo in atto forme di protesta non violenta che gli sono però costate l’arresto.