Progressioni e contratto non rispettato, la FP Cgil diffida l’Amministrazione comunale

 
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Gela. Dipendenti comunali dimenticati dall’Amministrazione comunale. Una storia che si ripete con tutti gli organismi politici, con maggiori difficoltà oggi che l’Ente è in dissesto. Eppure ci sono condizioni contrattuali che esulano dal dissesto perché previste per legge. Ecco perché la funzione pubblica della Cgil, a firma del segretario regionale Monica Genovese e zonale Nicola Cannizzo hanno chiesto l’urgente modifica di alcune   delibere con l’inserimento nella programmazione quanto già previsto e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2021. Per i dipendenti pubblici “le progressioni all’interno della stessa area avvengono, con modalità stabilite dalla contrattazione collettiva, in funzione delle capacità culturali e professionali e dell’esperienza maturata e secondo i principi di selettività, in funzione della qualità dell’attività svolta e dei risultati conseguiti, attraverso l’attribuzione di fasce di merito. Fatta salva una riserva di almeno il 50 per cento delle posizioni disponibili destinata all’accesso dall’esterno le progressioni fra le aree e, negli enti locali, anche fra qualifiche diverse, avvengono tramite procedura comparativa basata sulla valutazione positiva conseguita dai dipendenti”,  nonché l’inserimento delle risorse per mansioni superiori, unitamente ad un più congruo piano di nuove assunzioni per i profili in atto mancanti, considerata la ormai cronica assenza di dipendenti cui vengano assegnati delicati procedimenti.

La Cgil chiede un confronto urgente aperto in ordine alle superiori problematiche e alle possibili soluzioni da adottare nell’immediato, e stando così le cose, non sarà possibile garantire lo svolgimento di attività diverse e ulteriori a quelle pertinenti ai profili giuridici ed economici di attuale inquadramento del personale dipendente, senza alcuna possibilità di portare a compimento delicate fasi di procedimenti in carico ai vari settori.

Il sindaco ha rimarcato “il disinteresse da parte dell’Amministrazione Comunale alla definizione delle problematiche”, parlando di “immotivato e grave inadempimento ed assolutamente lesiva del diritto ed in violazione alle norme contrattuali”. Il Comune è stato diffidato entro giorni cinque ad indire un tavolo di confronto al fine di scongiurare la proclamazione dello stato di agitazione e trascorsi i tempi previsti per le procedure di raffreddamento verrà comunicata la data dello sciopero.

 

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