Gela. I giudici del Tar entreranno nel merito del ricorso presentato dai legali della società “Edera sol”, che ha in essere alcune procedure autorizzative per la realizzazione di sistemi fotovoltaici sul territorio. I legali dell’azienda hanno presentato ricorso per contestare il contenuto del parere rilasciato lo scorso luglio dalla soprintendenza di Caltanissetta che individua l’area scelta per la realizzazione di un sistema agro-fotovoltaico, a Settefarine, tra quelle “non idonee”. Un ostacolo non da poco nel percorso per l’emissione dell’autorizzazione unica. I legali dell’azienda, richiedendo la sospensiva, hanno contestato le conclusioni poste dalla soprintendenza. Anche secondo i giudici amministrativi il parere andrebbe rivisto. “La soprintendenza, nell’integrazione del parere, sembra fondare la prescrizione sulla fascia di rispetto dei 500 metri sulla mancata inclusione della relativa area tra quelle “idonee”, dando così una lettura non appropriata delle disposizioni evocate”, si legge nell’ordinanza rilasciata dai giudici del Tar. Viene ricordato l’orientamento giurisprudenziale in materia e si richiama la disciplina.
“Le aree non incluse tra quelle idonee non possono essere dichiarate non idonee all’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, in sede di pianificazione territoriale ovvero nell’ambito di singoli procedimenti, in ragione della sola mancata inclusione nel novero delle aree idonee”, si legge. La questione verrà approfondita in udienza pubblica. Sono tanti i progetti per impianti agro-fotovoltaici da collocare in aree locali, in gran parte sfruttando terreni a destinazione agricola.
