“Progetto ampio unica soluzione”, Siragusa: “Tavolo entro fine anno, tutti facciano passi indietro”

 
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Guido Siragusa

Gela. “Non ci sono alternative ad una soluzione più ampia possibile”. L’ex segretario cittadino del Pd Guido Siragusa non è per nulla fuori dal dibattito in corso nel campo del centrosinistra locale, che mira prevalentemente a costruire una coalizione forte, alternativa al centrodestra dei partiti e all’amministrazione Greco. Il dialogo con il parlamentare Ars Nuccio Di Paola e con gli altri pezzi dell’alleanza va avanti, nonostante Siragusa abbia posizioni non convergenti con quelle dell’attuale guida dem. Fu proprio l’ex segretario del Partito democratico, mesi fa ormai, a lanciare i primi segnali verso un confronto politico ampio, con forze di centrosinistra e progressiste ma anche con la dimensione civica. “Mi fa piacere che questo modello – dice – adesso inizi a concretizzarsi. Mi sarebbe piaciuto se l’iniziativa l’avesse presa il Pd. L’ha fatto Di Paola, che ha un ruolo importante e sta dimostrando di credere in questo progetto. Penso che in una fase d’emergenza, come quella che sta attraversando la città, le persone di buona volontà non possano che tornare a parlarsi. Ci vuole umiltà e soprattutto deve esserci la volontà di fare passi indietro. Tutti noi dobbiamo fare passi indietro, anteponendo i bisogni della città alle aspettative individuali. Solo così si potrà incidere”. Durante l’incontro di sabato scorso che il gruppo M5s ha avuto con gli esponenti del tavolo moderato, pare che proprio Di Paola abbia voluto mettere in chiaro che nel percorso in atto ci saranno proprio lo stesso Siragusa e il consigliere comunale Paola Giudice, altri tasselli che potrebbero comporre la coalizione. “Un tavolo unitario? Si deve provare da subito – aggiunge Siragusa – lo dobbiamo fare entro fine anno. Ai cittadini non interessano le formule politiche. L’esigenza primaria è risolvere i problemi. Un programma elettorale si può strutturare su quattro o cinque punti. Non credo molto né ai temi, che spesso sono la scusa per mantenere lo status quo, né ai programmi da cinquanta o sessanta pagine. Tutti dobbiamo essere consapevoli della situazione che attraversa la città. Il Titanic, purtroppo, è ormai affondato. Dobbiamo lavorare per farlo riemergere. Anche nel tavolo dei moderati c’è chi può dare un contributo di esperienza e capacità. Mi riferisco ad esponenti come Fasulo, Lo Nigro o Melfa e agli altri che verranno esserci, dando sempre precedenza ad un progetto ampio”.

Insiste sul punto. “La città, per usare una metafora calcistica – dice inoltre – non ha bisogno di chi pensa di vincere la Champions league pur avendo una formazione che al massimo può militare nel campionato di promozione o in quello di eccellenza”. Già durante la guida del Pd, avendo vinto le primarie in città, Siragusa cercò di concretizzare un’alleanza democratica, nella quale potessero confluire progressisti, civici e moderati. Oggi, a maggior ragione, crede nell’azione intrapresa da Di Paola e sostenuta da contesti politici come quello del Partito democratico e del progetto civico (“Una Buona Idea” e “Civico lab”). Se ci sarà un primo tavolo ampio, un posto lo avrà pure l’ex segretario dem.

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