“Progetti tagliati erano cartastraccia di politici parolai”, Greco: “Dialogo con Regione”

 
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Greco e il presidente Musumeci

Gela. Per i giudici amministrativi del Cga, come abbiamo riferito negli scorsi giorni, il taglio dei 33 milioni di euro del “Patto per il Sud” fu legittimo, davanti a progetti ritenuti “non cantierabili”. Il sindaco Lucio Greco non usa toni da sfida verso la Regione e per la prima volta parla, dopo il parere del Cga. Secondo Greco, la sua amministrazione ha tentato di riesumare progetti, che erano rimasti fermi per anni. “La verità è semplice – dice – abbiamo provato a salvarli, ma sapevamo che era difficile. Stiamo parlando di progetti estremamente datati, che le amministrazioni che ci hanno preceduto e i politici parolai hanno rispolverato ad ogni campagna elettorale per racimolare consensi e poi si sono buttati alle spalle. Voglio ricordare, a conferma di ciò, che noi ci siamo insediati nel giugno 2019 e il primo definanziamento è arrivato a novembre. Presentare ricorso era l’unica via per cercare di recuperare questi soldi”. Greco fa capire che già dall’inizio non riponeva troppe speranze nei progetti, poi definanziati. “Quando ho tirato i fascicoli fuori dai cassetti, è stato immediatamente chiaro che non c’era nulla di esecutivo e cantierabile. Era solo carta straccia. Nonostante tutto – prosegue – mentre lavoravamo ai nostri progetti, seri e finanziabili, abbiamo provato a rimetterli in carreggiata, perché siamo persone coerenti, che fanno quello che dicono con serietà e senso di responsabilità, e per noi prima di tutto viene la città, con il territorio e la comunità locale. Poi, tutto il resto”. Greco ritorna sui rapporti con la Regione e conferma che sono “ottimi”, quasi a voler superare ogni altra polemica, anche con partiti che fanno parte della sua maggioranza e allo stesso tempo sono nel governo regionale del presidente Musumeci, che i tagli li ha disposti. “I nostri progetti – conclude – hanno trovato il favore degli uffici regionali e presto si tradurranno in soldi reali per la città. Abbiamo sempre avuto le idee chiare e con queste andiamo avanti, nonostante le criticità e le difficoltà dovute alla pandemia, che ci ha molto rallentato, e ad una pianta organica totalmente collassata, che mi ha spinto a chiedere subito di indire concorsi pubblici. Più di questo ritengo che non si potesse fare”.

Greco parla di “strada del dialogo” con la Regione e non apre altri fronti di scontro, probabilmente conscio che per salvaguardare la sua maggioranza e i dossier sui progetti, ancora aperti con Palermo, sia meglio non andare alla “guerra istituzionale”. Un chiaro segnale politico, che conferma l’asse con la Regione.

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