Progetti in aree vincolate, competenza a commissione Comune: “25 attendono parere”

 
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Gela. La competenza sui progetti in aree vincolate passa alla commissione interna del Comune. La prossima settimana dovrebbe essere ufficializzato un provvedimento che metterà nero su bianco le conclusioni definite in municipio, anche dopo le valutazioni del dirigente Emanuele Tuccio. Sono almeno venticinque i progetti, che risalgono anche al 2017, che attendono di essere vagliati. Sulla scelta c’è anche il pieno sostegno dell’assessorato sviluppo economico. “Finalmente, facciamo chiarezza – dice l’assessore Terenziano Di Stefano – spero che entro martedì prossimo si possa formalizzare il provvedimento. Consulterò il segretario generale per capire se si debba passare da una delibera di giunta o da un atto dirigenziale. In ogni caso, abbiamo la certezza che i pareri possano essere rilasciati dalla commissione interna Sic e Zps”. Nelle scorse settimane, si erano tenute riunioni, alla presenza dei responsabili locali della Lipu, che fino ad oggi hanno istruito le pratiche dei progetti ricadenti in aree vincolate, come ufficio regionale decentrato, che sul territorio fa capo alla Riserva Orientata Biviere. Più volte, Emilio Giudice ha chiesto di avere ulteriori supporti, per un ufficio che conta su un solo operatore, che deve comunque effettuare analisi approfondite, anche su progetti molto complessi. Tra i progetti ancora in sospeso, in attesa dei pareri, c’è quello per le opere a terra dell’investimento “Argo-Cassiopea” di Eni. In base alle stime tracciate dagli uffici dello sviluppo economico, il valore complessivo dei progetti da esitare con parere tocca il miliardo di euro e gran peso ha sicuramente il programma di Eni. “Ripeto, a noi non interessa che tipo di parere venga emesso – aggiunge Di Stefano – però, ci devono essere certezze sui tempi e sul fatto che un parere, qualsiasi contenuto abbia, venga emesso. Non si può attendere ancora. Peraltro, siamo giunti a questa conclusione, non perché ce la siamo inventata di sana pianta, ma dopo uno studio complessivo della normativa”.

A questo punto, bisognerà anche verificare se ci saranno prese di posizione dagli uffici locali della Lipu, che hanno sempre sostenuto la necessità normativa che il vaglio dei progetti passi proprio dalla competenza regionale dell’ufficio territoriale.

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