Gela. Un elenco di progetti e istanze, che attendono ancora il parere dell’ufficio regionale preposto, che sul territorio è portato avanti dalla Lipu per le aree protette e sottoposte a vincolo. Verrà probabilmente presentato proprio ai funzionari regionali, nel corso di un incontro, fissato per la prossima settimana. “Ci sono istanze presentate anche nel 2017, che ancora attendono il parere. Questo non è ammissibile”, spiega l’assessore Terenziano Di Stefano, che anche con gli operatori Lipu ha avviato un confronto, per cercare di capire se ci sia la possibilità di rafforzare l’ufficio periferico, che sostanzialmente può contare su un unico operatore, che però deve sostenere il peso di istruttorie anche molto complesse. Tra le istanze che attendono riscontro, c’è anche quella per le prime opere a terra del progetto “Argo-Cassiopea” di Eni. Un primo tavolo, anche con la Lipu, si è tenuto nelle scorse settimane e l’amministrazione comunale, a cominciare dal sindaco, si era detta disponibile ad individuare tecnici esterni che potessero lavorare sulle pratiche arretrate, così da smaltire le procedure. “Fino ad oggi, siamo stati magnanimi, anche con l’ente gestore che deve emettere i pareri – aggiunge Di Stefano – ho chiesto agli uffici di predisporre un elenco dei progetti e delle istanze ferme. Ora, qualcuno deve dare delle risposte. Noi non pretendiamo pareri favorevoli, assolutamente. Ma è giusto che chi vuole investire sul territorio, almeno ottenga un parere, favorevole o sfavorevole”. L’incontro è in programma per la prossima settimana. Sulle autorizzazioni richieste da Eni, per le opere del progetto “Argo-Cassiopea”, si era già tenuta una riunione interna in municipio, proprio per verificare le competenze sul rilascio del parere.
Emilio Giudice, che opera per conto della Lipu e porta avanti l’ufficio periferico, da anni chiede un rafforzamento della struttura, visto che allo stato non ci sono altri tecnici che possano occuparsi delle pratiche, spesso molto delicate.