Gela. La maggioranza del sindaco Lucio Greco, che può contare su numeri con pochi precedenti almeno nel recente passato, deve comunque affrontare passaggi a vuoto che fino ad oggi ne hanno tracciato il percorso politico. Che non ci sia piena condivisione tra tutti gli alleati è un fatto piuttosto evidente e le tensioni non sono mai mancate, basti considerare il duro botta e risposta delle ultime ore tra il consigliere di “Un’Altra Gela” Rosario Trainito e il gruppo dell’Udc, transitato tra le fila del sindaco. Nel pomeriggio di oggi, seppur in remoto, Greco ha messo insieme tutti i suoi consiglieri e assessori. Sono stati toccati i temi caldi, dalla gestione dell’emergenza Covid all’eventuale soluzione delle compensazioni, passando da punti sempre sensibili come i rifiuti e il rapporto con la macchina burocratica del Comune. Un’ala della maggioranza pensa che il sindaco debba dimostrare ancora più incisività su alcuni temi e se necessario far sentire la propria voce ai dirigenti che dovessero non rispettare gli obiettivi prefissati. Rotture vere e proprie non ce ne sono, anche perché il sindaco ha nuovamente chiesto unità politica, soprattutto in questa fase. Il settore ambiente, con la gestione del sistema rifiuti, è tra quelli più di altri al centro dell’attenzione e il cambio di guardia delle ultime ore alla dirigenza ne è una comprova. Esce Orazio Marino, già nominato dal commissario Rosario Arena, ed entra l’ingegnere Grazia Cosentino, che ha un passato anche all’Ato rifiuti. Una scelta che il sindaco ha comunicato ai suoi durante il confronto del tardo pomeriggio. I progetti sul porto, dossier ancora inevasi come il polo “Ciliegino” e gli investimenti (a partire da quelli di Eni), hanno fatto da cornice alla disamina di quanto fatto fino ad ora dagli assessori. Se c’è chi promuove l’approccio del vicesindaco Terenziano Di Stefano e del neo assessore Giuseppe Licata, sollevando dubbi sugli altri esponenti dell’amministrazione; non mancano quelli che spingono per un coinvolgimento maggiore nelle scelte di giunta. La condivisione dell’azione amministrativa rimane uno dei presupposti politici ancora poco praticato e non è un caso che diversi consiglieri siano ritornati a chiedere, anche di recente, che le decisioni vengano valutate nel rispetto delle posizioni di tutti gli alleati.
Pare che Greco abbia voluto soprassedere sulle schermaglie interne, anche se non avrebbe affatto gradito il botta e risposta delle ultime ore. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito da alcune settimane cerca di fare da tramite politico, così da mettere intorno allo stesso tavolo (per ora solo “virtuale” date le restrizioni anti-Covid) giunta e consiglieri. Si tenterà di avere un confronto periodico. Tanto dipenderà dalla volontà di tutti i pro-Greco. Partiti come Forza Italia, Udc e Pd, in questa fase, sembrano attendere nuovi sviluppi e sono stati inevitabilmente toccati dalle vicende palermitane, con il taglio dei 33 milioni di euro del Patto per la Sicilia, che ha generato reazioni politiche fin troppo timide. Le contraddizioni interne alla maggioranza dell’avvocato ci sono e rimangono nonostante il confronto. Dopo la fase emergenziale, si capirà meglio se le parole di Greco potranno veramente incidere sulle mosse dei suoi.