Progetti e finanziamenti, “tra ottobre e novembre i cantieri principali”: verifica con i rup

 
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L'assessore ai lavori pubblici Luigi Di Dio

Gela. Da settembre parte la vera linea di demarcazione per i cantieri più importanti, che dovrebbero contribuire a rideterminare la conformazione di varie zone della città. I programmi di finanziamento che hanno dato riscontri fino ad oggi, almeno sul piano degli stanziamenti acquisiti, devono però tradursi in lavori concreti. Non c’è solo il sistema di “Qualità abitare”, con tutti gli appalti assegnati, ma attività consistenti sono in procinto pure con altre fonti di finanziamento. Proprio al rientro dalla breve pausa estiva, in municipio si farà il punto della situazione. Il sindaco Terenziano Di Stefano e l’assessore ai lavori pubblici Luigi Di Dio intendono avere un quadro ancor più dettagliato. Saranno convocati tutti i rup dei vari interventi. “Al massimo tra ottobre e novembre devono partire i cantieri principali – sottolinea Di Dio – soprattutto quelli per i quali le attività vanno concluse entro il 2026. Riteniamo sia possibile dare il via ai lavori del secondo tratto del lungomare Federico II di Svevia, alla riqualificazione di Montelungo e a quella dell’Orto Pasqualello”. Sui progetti già finanziati e con appalti affidati e sulla nuova programmazione 2021-2027, nella quale potrebbero rientrare interventi che non hanno visto la luce con “Agenda Urbana”, si concentrano le attenzioni dell’amministrazione comunale. La priorità è evitare di incorrere in tagli, che nel recente passato si sono spesso materializzati. La dotazione degli uffici non è adatta, numericamente, a sostenere la mole di adempimenti connessi alle procedure per i cantieri. E’ uno degli aspetti che maggiormente preoccupa in un municipio che non può assumere dato il dissesto che si è abbattuto lo scorso anno. “Qualità abitare” e “Rigenerazione urbana” sono i due capitoli che alla lunga stanno assicurando i cantieri destinati allo start. Al contempo, la nuova programmazione 2021-2027, condotta attraverso l’Unione dei Comuni, ma anche gli stanziamenti Fsc previsti dalla Regione, potrebbero essere altri tasselli, insieme a quello delle “Città medie”.

Con l’avvio della produzione dei campi gas “Argo-Cassiopea” di Enimed, Palazzo di Città, dal prossimo anno, inizierà ad incamerare ulteriori royalties oltre a quelle che già riceve per le attività a terra. Si dovrà dare una soluzione complessiva pure al punto delle compensazioni legate al protocollo di intesa di dieci anni fa. I fondi non mancano, bisognerà però trovare un metodo organizzativo che consenta di non cedere terreno prezioso.

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