Gela. Il monitoraggio complessivo è stato condotto e continua ad essere sviluppato. Quello dei progetti dei programmi di finanziamento è un aspetto centrale in questa fase della nuova amministrazione comunale. L’ostacolo vero e proprio non cambia: la scarsità numerica di personale negli uffici comunali. La fase attuativa dei progetti, la contrattualizzazione e le successive verifiche non sono facili da condurre senza una dotazione di organico sufficiente. La soglia attuale è del tutto sottodimensionata. Il sindaco Di Stefano sta insistendo sulla strada che va in direzione dello sblocco di un fondo da circa un milione di euro dalle compensazioni Eni. Servirebbe esclusivamente per assumere personale, finalizzato ai progetti. “Anche la prossima settimana cercherò di avere riscontri dall’azienda, sulla base delle note che abbiamo già inviato”, precisa il sindaco. I progetti di “Qualità abitare” e “Rigenerazione urbana”, quelli che comunque rientrano nella sfera del Pnrr e ancora le prossime sfide della nuova programmazione 2021-2027, delle “città medie” e dei fondi Fsc, richiedono anzitutto addetti. “Il poco personale a disposizione sta diventando un problema serio”, precisa il dirigente Antonino Collura che coordina tutto questo ambito. “Abbiamo cantieri per la riqualificazione dell’Orto Pasqualello, di Montelungo e dell’area dell’Orto Fontanelle, che sono pronti a partire – sottolinea il dirigente – avere personale in più aiuterebbe parecchio. Parliamo di lavori per almeno cinquanta milioni di euro in due anni. I cantieri impiegheranno manodopera”. Dopo l’estate potrebbe partire l’attività del secondo tratto del lungomare Federico II di Svevia. L’aggiudicazione dell’appalto è definitiva, come ha sottolineato in settimana l’assessore ai lavori pubblici Luigi Di Dio. Un fondo dalle compensazioni Eni potrebbe dare ossigeno, “permettendo di costruire una squadra da destinare solo ai progetti”, precisa Collura. In attesa che l’Unione dei Comuni possa prendere l’abbrivio giusto, con circa ottanta milioni di euro per l’Autorità urbana funzionale, ci sono i capitoli già definiti che non possano essere tralasciati. Tra le soluzioni allo studio, quella dell’uso di economie residue proprio dei progetti da concentrare su assunzioni di personale esterno.
La pianta organica del municipio langue e il dissesto dell’ente non permette di riprendere le fila di eventuali concorsi. A fine maggio, attraverso il Programma nazionale di assistenza tecnica Capacità per la Coesione 2021-2027, è stata accolta la richiesta per dodici innesti nell’Unione dei Comuni. Sono tutte figure tecniche ed esperti che serviranno al funzionamento vero e proprio della struttura per arrivare a completare il ciclo dei finanziamenti. Sei invece riguardano solo Palazzo di Città. “Anche in questo caso – conclude Collura – ci sono le risorse a disposizione ma l’autorità preposta non ha ancora proceduto con l’avviso pubblico”. Progetti e cantieri per milioni di euro (alcuni nella fase solo preliminare) potranno vedere la luce più facilmente se ci saranno nuovi innesti negli uffici comunali e non solo.