Gela. Il settore lavori pubblici del municipio è in forte affanno, già da tempo. Solo pochi giorni fa, sei procedimenti che rientrano nelle azioni di “Agenda Urbana” sono stati trasferiti al settore sviluppo economico. Negli uffici retti dal dirigente Emanuele Tuccio manca personale e quello rimasto adesso deve far fronte all’emergenza. I procedimenti non possono rallentare, pena il taglio dei fondi. Lo stesso Tuccio ha da poco messo la firma su un provvedimento che individua i rup “superstiti” e gli attribuisce anche le funzioni di responsabili esterni delle operazioni. Ci sono funzionari che devono gestire contemporaneamente fino ad undici procedure, tutte di notevole importo economico. I progetti rientrano in “Agenda Urbana”, nel “Patto per il Sud” e ci sono gli iter finanziati con i soldi delle compensazioni minerarie e quelli che passano dai fondi della prefettura, oltre agli interventi nelle scuole. Otto funzionari devono venire a capo di trentotto procedimenti. Nel lungo elenco stilato da Tuccio, spuntano il progetto della rete idrica e fognaria di Manfria e Roccazzelle, ma anche “Una via tre piazze” e l’orto Pasqualello. Se ne parla da anni, ma in municipio si fa fatica a trovare il personale. Tra trasferimenti in altri uffici e dipendenti che mancano, è tutt’altro che semplice rispettare termini e scadenze, per evitare nuovi tagli, dopo quello dei 33 milioni di euro del Patto per il Sud.
Nel provvedimento, il dirigente scrive di “rilevanti criticità nella gestione dei relativi procedimenti”. Lo scorso anno, era stato stilato un elenco di professionisti esterni da individuare per supportare i rup del Comune. La situazione generale rischia di trasformarsi in un allarme rosso per i progetti.