“Problemi bilancio dovuti a passate gestioni”, Greco: “Chi fugge non ha coraggio di governare”

 
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Il sindaco Lucio Greco

Gela. La situazione amministrativa generale non è delle migliori. Il sindaco Lucio Greco ha già spiegato che ci sono verifiche in corso, anzitutto sugli atti finanziari. E’ partita la fase di riaccertamento dei residui attivi e passivi. “Un’operazione verità”, così la definisce. Il parere negativo dei revisori dei conti al bilancio di previsione ha aperto una crisi nella burocrazia municipale, fino alle dimissioni del dirigente Alberto Depetro, non più in linea con le scelte che sembrano man mano maturare e soprattutto in totale disaccordo con le conclusioni fornite dal collegio. Prima ancora, c’erano state quelle dell’ex assessore Danilo Giordano. Greco, che sta molto attento anche all’evoluzione politica della sua maggioranza, ha però piena certezza di ciò che sta alla base delle difficoltà contabili. “E’ vero, ci sono difficoltà nel chiudere il bilancio e non lo nego – spiega – però, è giusto che si sappia quale sia la ragione. I problemi nascono dall’indebitamento delle precedenti amministrazioni comunali. I debiti per i servizi aggiuntivi nelle attività di raccolta dei rifiuti e quelli per i mancati pagamenti dei conferimenti a Timpazzo, non sono frutto della mia amministrazione. Sia chiaro, noi stiamo cercando di risolvere problemi creati da chi ci ha preceduti. Quei debiti sono maturati nel corso delle amministrazioni Fasulo e Messinese. Ha iniziato il commissario a ridurre l’indebitamento e poi abbiamo proseguito noi. L’amministrazione attuale ha azzerato i costi aggiuntivi. Non abbiamo mai fatto spese pazze né abbiamo avallato uscite non previste. Con la sentenza del tribunale delle imprese di Palermo, per i mancati pagamenti dei conferimenti a Timpazzo, siamo gravati da un debito che, considerati anche gli interessi, arriva a venti milioni di euro. Sono stati accertati almeno diciassette milioni di debiti per i servizi aggiuntivi. Queste sono cifre oggettive, che ho riportato in documenti ufficiali come la relazione dell’attività svolta. La matematica non è un’opinione. I numeri sono fondamentali e molti sembra non vogliano farlo notare”. Le attività di verifica sugli atti finanziari sono condotte insieme al segretario generale Loredana Patti (attuale dirigente ad interim) e agli uffici del settore finanziario. Interlocuzioni sono in atto con gli assessorati regionali economia ed enti locali. Il sindaco, soprattutto in una fase così delicata, non ci sta ad accollarsi il peso dei debiti, che lega invece ai suoi predecessori. Anche la magistratura sta vagliando con attenzione i numeri del Comune e di recente è stata chiusa un’indagine relativa al capitolo delle royalties estrattive. Gli atti finanziari possono essere l’incognita più consistente da affrontare.

Il sindaco comunque mantiene una certa sicurezza, anche sul versante politico. La sua alleanza ha perso pezzi, l’ultimo quello azzurro dei forzisti, che hanno lasciato giunta e maggioranza. I centristi della Nuova Dc, a loro volta, riflettono sul da farsi. “Se sono preoccupato? Assolutamente no. Sono amareggiato, questo sì. Sto valutando in maniera serena. E’ un momento di verifica – dice ancora l’avvocato – oggi, chi fugge deve avere il coraggio di dire alla città che non vuole assumersi la responsabilità di governarla”. Il primo cittadino non fa trasparire troppe frenesie, né politiche né amministrative. Sa che questo fine anno potrebbe essere un giro di boa forse decisivo. Quale futuro avrà la sua amministrazione saranno le prossime settimane a dirlo.

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