Gela. Contro la violenza, soprattutto quella giovanile, serve lavorare su strumenti sociali e culturali. “Non esiste la violenza a tempo, che può essere contrastata con le ordinanze”, dice il segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice. “Dagli atti incresciosi che si sono verificati in città nelle ultime ventiquattro ore e negli ultimi anni, sembrerebbe invece che il problema non siano i locali nei quali molti giovani cercano svago – aggiunge il sindacalista – ma sia invece l’impunità con cui la delinquenza si muove disinvolta per le strade. Una spregiudicatezza che vediamo giornalmente e che da anni vede la Cgil, insieme a tanti altri soggetti sociali, denunciare la questione della sicurezza. Un problema che non può essere di certo pagato dai commercianti e dai loro collaboratori che ogni giorno, nonostante tutto, decidono di investire in città e che da anni chiedono di sorvegliare maggiormente il territorio nei punti più caldi della movida. Perché non si può più permettere che, a fronte di uomini armati pronti a tutto, ci siano pochi vigili e solitarie pattuglie che dovrebbero arginare la crescente onda di sregolatezza, così come non possiamo più permetterci che le periferie siano terra di nessuno e i più fragili prede dei prepotenti”. Il sindaco Lucio Greco, dopo il vertice d’urgenza convocato ieri a Palazzo di Città, a seguito dei fatti del “Gb Oil”, ha deciso per la chiusura anticipata dei locali notturni.
“È sotto gli occhi di tutti che l’assenza di politiche sociali e culturali vere, innovative, coraggiose, abbia, nei decenni, ingrossato le fila della delinquenza e della criminalità organizzata e che queste scelte non possano più essere rimandate. Nel 2020 – conclude Giudice – non è più possibile pensare di agire con soli strumenti repressivi, questo ruolo è già coperto dalle forze di polizia. Le ordinanze, se non a tempo, rischiano di danneggiare la parte buona della città creando terreno fertile per altre intrusioni malavitose. Non è più tempo di campagna elettorale, promesse per cavalcare l’onda emotiva della popolazione. È il tempo della strategia, delle scelte coraggiose, illuminate che guardino sul medio e lungo periodo per far sì che in futuro nessun onesto cittadino debba più sentirsi insicuro nell’andar a prendere un aperitivo al bar”. Un messaggio che chiaramente viene lanciato in direzione della politica locale.