Gela. I debiti fuori bilancio si confermano “croce” piuttosto che “delizia” per la maggioranza del sindaco Lucio Greco. Anche questa sera, dopo quanto accaduto ieri, il numero legale è venuto a mancare quasi in dirittura d’arrivo. All’ordine del giorno c’erano ventiquattro debiti ma la corsa pre-natalizia dell’assise civica si è fermata alla diciassettesima tappa. Sul diciottesimo debito, infatti, non c’è stato il numero necessario di consiglieri, collegati da remoto, viste le restrizioni anti-Covid. Per tutta la riunione, anche se in seconda convocazione, i pro-Greco hanno spesso avuto bisogno della presenza di esponenti di opposizione, a garanzia del mantenimento del numero legale. La questione non è solo politica, dovuta a qualche assenza di troppo. I debiti fuori bilancio, infatti, continuano a sferzare i conti dell’ente e su tanti atti arrivati all’attenzione dell’assise civica si sono moltiplicati i dubbi e le incertezze, anche procedurali. La seduta di questa sera si è aperta proprio con lunghe discussioni, generate da debiti su transazioni. E’ stato necessario rintracciare, letteralmente, dirigenti che non stavano partecipando ai lavori. Una situazione, in generale, non così gradita da tanti pro-Greco. I ventiquattro debiti all’ordine del giorno, del resto, pare non siano neanche gli ultimi, in vista di fine anno. Ce ne sarebbero pronti altri, non meno di una quarantina. La commissione consiliare bilancio, con il presidente Pierpaolo Grisanti e gli altri componenti, ha più volte chiesto di fare chiarezza. Istanze che si susseguono, ormai, anche dai banchi, per ora “virtuali”, di altri gruppi di maggioranza. Addirittura, si arriva al paradosso di dover approvare debiti, che possono generarne altri. Pare che la situazione sia stata già posta al segretario generale Loredana Patti.
Anche il vicesindaco Terenziano Di Stefano è intervenuto nel corso dei lavori, su uno degli atti, probabilmente più delicati da trattare in termini di refluenze finanziarie dell’ente. Si sono susseguiti interventi del dirigente Alberto Depetro e dell’architetto Emanuele Tuccio, nel tentativo di fare chiarezza sulle coperture finanziarie dei tanti debiti, che si collocheranno nel generale sciogliete le righe di fine anno. Il problema esiste e anche la Corte dei Conti regionale l’ha più volte ravvisato. Esponenti di maggioranza, nel corso della seduta di questa sera, hanno posto la questione dell’individuazione di eventuali responsabilità amministrative, da segnalare agli organi competenti. Il numero legale, alla fine, non ha retto. Probabilmente, entro fine anno l’assise civica sarà ancora chiamata a riunirsi, sui debiti ma non solo.