Gela. Prima in graduatoria nell’intera provincia per l’insegnamento di materie letterarie nei licei ma senza cattedra.
La docente si è rivolta al Tar Lazio. Adesso, però, i giudici del tribunale amministrativo del Lazio hanno detto sì alla richiesta di sospensiva arrivata dall’insegnante che ha impugnato tutti i provvedimenti, compresi quelli ministeriali, che la stanno costringendo a non assumere l’incarico. Al centro della questione sollevata dalla docente, ci sono anche le assegnazioni di personale decise sia per il locale liceo classico Eschilo che per il Virgilio di Mussomeli.
Una classe “atipica”. Le contestazioni si basano, soprattutto, sul fatto che diverse circolari ministeriale hanno classificato come “atipica” la sua classe di concorso, ovvero la A052. Di conseguenza, prima in graduatoria ma niente incarico nei licei classici di Gela e Mussomeli. A lei, sono stati preferiti altri colleghi. L’ordinanza emessa dai magistrati amministrativi romani, però, dà ragione alla linea portata avanti dalla docente. “Ritenuto che in relazione al pregiudizio prospettato ed alle censure proposte in ricorso – scrivono i giudici – sussistono le ragioni per l’accoglimento della domanda cautelare di sospensione del provvedimento impugnato, atteso che la ricorrente si duole sostanzialmente della mancata assegnazione della cattedra in A052 –materie letterarie nei licei, pur essendo prima nella graduatoria della provincia di Caltanissetta per la scuola secondaria di secondo grado, impugnando altresì i provvedimenti ministeriali con i quali la sua classe di concorso risulta “atipica” insieme alla classe A051 e perciò la relativa cattedra risulta confluire con quelle disponibili di quest’ultima”. Dopo il primo sì alle richieste della docente, il tar Lazio entrerà nel merito del ricorso alla prossima udienza fissata per il 26 marzo.